Le conquiste del primo maggio per poter cantare al concertone “Mi sono rotto il cazzo di Luca Cordero e della Casellati”

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(screeenshot da "il Fatto Quotidiano")
(screeenshot da “il Fatto Quotidiano”)

Poi ci sono quelli che al concertone del primo maggio (kermesse che ogni anno mi dà il voltastomaco) scrivono e cantano “mi sono rotto il cazzo di Luca Cordero, della Casellati…” trasformando le storiche conquiste dei lavoratori nel diritto a cantare quattro turpiloqui in croce, e per fortuna che si chiamano anche “Stato Sociale” questi che cantano, perché se no non si sapeva più dove andare a parare. Si saranno beccati fior di applausi da un pubblico che magari non sapeva nemmeno chi fossero la Casellati e Luca Cordero, e, soprattutto, cos’abbiano fatto per essere così invisi ai giovinotti che stavano sul palco. Si fa così, ormai, il valore della critica sociale e politica è stato frantumato da qualche canzonetta e qualche rapper di passaggio, tutto per un applauso in più, tutto per approvare una ghigliottina musicale che non ha senso (e non certo perché Montezemolo e la Casellati non siano personaggi degni di critica, sia ben chiaro).

Glielo darei io un po’ di blog anche a loro! E a festeggiare il primo maggio in campagna con prosciutto e baccelli, altro che birre scolate in una piazza stipatissima a pigliare i pidocchi!

Cose da odiare: il concerto del primo maggio

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Il concerto del primo maggio, Dio che narcosi! Comincia alle quattro e alle quattro e mezza ti ha già sfracassato i coglioni sdraiandoti sul divano con addosso una depressione che neanche i triciclici e la fluoxetina riuscirebbero a debellare in breve tempo.

La gente pare divertirsi, il lavoro non c’è per nessuno eppure la gente pare non rendersene cono, a partire da quella là sul palco che si mette i baffetti e che si chiama Sabrina Impacciatore, ma chi cazzo era prima, e, soprattutto, chi cazzo sarà domani?

Il concerto del primo maggio è così, fa vedere volti sconosciuti agli sconosciuti, personaggi che resteranno sconosciuti e che torneranno in p-naftalina (la "p-" era d’obbligo) fino al primo maggio dell’anno prossimo. E la gente applaude, grida, qualcuno tiene la fidanzata a cavacecio, e via, salta salta, curre curre, rap, amplificatori e diffusori acustici a palla, mamma mia che squacchiamento di zebedèi, almeno una volta si andava a mangiare il prosciutto con i baccelli in campagna col mi’ nonno Armando, l’unico democristiano che festeggiava il primo maggio assieme ai comunisti…

Primo maggio, su coraggio

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(screenshot da www.repubblica.it)

"Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. E’ giusto così, assieme a Gesù Cristo non c’erano due malati di Sla, ma c’erano due ladroni"
(Andrea Rivera)

"Sono frasi del tutto inopportune, tanto più in una giornata come questa"
(Guglielmo Epifani, CGIL)