Richiesta di costituzione di parte civile per la figlia di Melania Rea contro Salvatore Parolisi

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La notizia, pubblicata su “Repubblica” qualche giorno fa, è che la madre della defunta Melania Rea, affidataria della figlia minore, ha dato mandato ai propri legali di indicare come parte civile nel processo che si instaurerà contro Salvatore Parolisi, proprio la minore.

Questi sono i fatti, nudi e crudi.

Le opinioni, probabilmente, potrebbero essere perfino più crude. Per cui lasciamo spazio ad alcune osservazioni.

Anzi, a una sola. Quella più evidente. La piccola è, appunto, piccola. Non è solo minorenne (anche un adolescente di 16 anni lo è) ma probabilmente, anzi, senz’altro, non è neanche in grado di capire cosa sia una costituzione di parte civile, cosa sia un rito abbreviato, chi sia il GIP, chi sia il GUP e dove siano, o dove non siano mamma e papà. Neanche se uno prova a spiegarglielo. Perché ha due anni.

Come si fa a stabilire se sia o meno interesse di una bambina di due anni costituirsi parte lesa contro il padre che, evidentemente, dalla costituenda parte civile è già stato giudicato colpevole, prima ancora dell’apertura del processo (prevista per il 12 marzo), tanto che gli avvocati che tutelano gli interessi dei membri della famiglia Rea (tutti maggiorenni, per quello che mi risulta) hanno dichiarato: “Per noi non cambia nulla. Rimaniamo del parere che la scelta di Parolisi è stata dettata dall’intenzione di ottenere uno sconto di pena.”?

Uno sconto di pena su una condanna che non è stata ancora emessa? Strano. Magari è vero che la scelta di ricorrere al rito abbreviato condizionato può difendere l’imputato in caso di condanna (che è e resta, allo stato attuale, una eventualità e non una certezza) con una pena più mite, ma è comunque un diritto della difesa e siamo comunque alle prime battute di un procedimento di primo grado.

Arriverà senz’altro, in futuro, una sentenza definitiva passata in giudicato che TUTTE le parti dovranno ottemperare.

Per adesso c’è solo una bambina di due anni per cui è richiesta la costituzione di parte civile contro un padre che non vede più. Il resto lasciamolo ai giudici di merito.

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