584 total views, 1 views today
Quella di scopiazzare da Internet e spacciare come proprio, con tanto di dicitura “Riproduzione riservata”, il lavoro altrui, è un vezzo giornalistico piuttosto diffuso che non risparmia nessuno, nemmeno le firme più prestigiose ed autorevoli dei nostri quotidiani. L’ultima volta che è successo (nientemento che a Federica Angeli), ne ho parlato qui:
Adesso un dettagliato e documentatissimo articolo dell’ottimo Maurizio Codogno, wikipediano (e ciò un po’ mi dispiace) ma intellettualmente onesto e molto preciso nelle sue affermazioni, individua l’ennesima sommaria scopiazzatura, stavolta a carico del vaticanista di Repubblica Paolo Rodari. Non ci sono dubbi, i due passaggi sulla Fabbrica di San Pietro (che io, da sommo ignorante quale sono, non sapevo nemmeno che esistesse fino a due ore fa) sono identici.
Codogno nel suo articolo ha anche linkato un mio post del quale mi ero completamente dimenticato, ma che, evidentemente, gli è stato utile, era questo:
Non mi resta ora che rimandarvi all’articolo di Codogno, che, gentile com’è, definisce questi pasticci delle “dimenticanze”, articolo che non riporto integralmente perché è giusto che tutti i clic vadano al suo (bel) blog. Ma come sempre statev’accuot’!
AGGIORNAMENTO DI MAURIZIO CODOGNO (ore 19): Paolo Rodari ha modificato l’articolo, indicando che il testo è stato ripreso da Wikipedia. Tutto è bene ciò che finisce bene!