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A me non interessa una verza difendere Wikipedia. E’ l’ultima cosa che farei al mondo e chi mi segue lo sa (chi non mi segue peggio per lui).
A me interessa denunciare un pessimo giornalismo fatto di copia e incolla (pazienza se qualcun altro lo ha fatto prima di me, non siamo qui a fare le corse, ma a condividere opinioni), un giornalismo fatto alla carlona, alla bene e meglio, segnalare i furbetti del giornalettismo, che scopiazzando qua e là, cambiando solo qualche parola ogni 40/45, riescono a confezionare, con il lavoro degli altri, articoli che appaiono a prima vista originalissimi e con tanto di dicitura “RIPRODUZIONE VIETATA” (majuscolo perchè è imperativo categorico), ma che poi procedono da fonti internet che, come in questo caso, hanno ben altra politica sul copyright.
E non è solo l’avversione per questo giornalismo-collage a muovermi a scrivere e a denunciare, ma, per quanto riguarda questo caso specifico, anche la devozione, l’ammirazione, il ringraziamento personale e il cordoglio per la scomparsa di un gigante della musica come Ennio Morricone, che ci ha lasciati soli ieri mattina.
Questa volta c’è cascato (e con tutte le scarpe) “Il Messaggero”. Non starò qui a sottolineare le frasi, le piccole modifiche, gli artifizi retorici con cui il giornalista ha raccolto a piene mani il contenuto della pagina di Wikipedia dedicata al Sommo Maestro, vi posto soltanto l’articolo originale (poi successivamente modificato -se avete difficoltà a leggere cliccate sull’immagine per ingrandirla-)
e l’originale di Wikipedia
Ma come, muore un gigante della musica e della cultura italiana e per ricordarlo certi giornalismi si mettono a copiare dall’enciclopedia più sgangherata e inaffidabile del mondo? Cosa ci voleva a scrivere un cappello come “Scrive Wikipedia” e mettere tanto di virgolette sui brani citati? E poi perché la riproduzione dovrebbe essere riservata su un testo rilasciato sotto una licenza Creative Commons? Carlo Daffara, su Twitter, riferisce che le parole testualmente riportate sarebbero addirittura 420. Troppe per giustificare una semplice citazione.
Come vi ho detto, quelli del Messaggero, secondo quanto riferisce Maurizio Codogno, ci avrebbero messo una toppa.
come potete leggere, l’abitudine di copiare pari pari quanto scritto su Wikipedia e “dimenticarsi” di citarla c’è anche su @ilmessaggeroit (ora hanno corretto, ma https://t.co/SmEuL69j8W certifica…) https://t.co/Q5Tg3GiwVo
— maurizio codogno (@xmau) July 6, 2020
Ma l’articolo incriminato resta. Ne è stata “fotografata” una copia qui:
https://web.archive.org/web/20200706124026/https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/musica/ennio_morricone_morto_roma_oggi_6_luglio_2020_musica_c_era_una_volta_in_america-5330102.html
e qui
A perenne memoria di un giornalismo discutibile e rabberciato, cui nessun professionista, evidentemente, sa sottrarsi.
Altri miei articoli sul copiare da Wikipedia:
Il senso di Paolo Rodari, vaticanista di Repubblica, per Wikipedia
Vi allego anche il PDF della voce italiana di Wikipedia su Ennio Morricone: