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Non avevo (quasi) nulla contro le pizze surgelate in linea di principio. Certo, le ho sempre viste come soluzioni di emergenza a un problema di emergenza che hanno qualità organolettiche e nutrizionali da emergenza.
Qualcuno mi diceva che si trattava di una soluzione adatta per i single incalliti (cioè quelli che lo sono per pura e semplice necessità), ma ho visto coppie collaudate sull’orlo della crisi di rottura andare in malora e prendersi a coltellate davanti a una "American Taste" della Cameo.
Le pizze surgelate, con qualche eccezione, si comprano ai supermercati e ce ne sono a fulmini nei discount. LIDL propone delle linee che hanno nomi anche rassicuranti, dipo "da Giuseppe" o "da Alfredo", eredità dei ristoranti e delle pizzerie italiani in Germania.
Insomma, ovunque la compri, uno si prende una confezione che gli appare gigantesca e quando arriva a tirare fuori il disco di ghiaccio le dimensioni del pizzame sono molto più modeste.
Ma soprattutto non c’è nulla sopra. Il bordo è sempre sguarnito, il pomodoro è poco, la mozzarella ancora meno, il morbo infuria, il pan ci manca. Allora ci metti un rinforzino sopra: quelle due fettine di formaggio, quel rimasuglio di prosciutto cotto di avantieri.
La pizza surgelata non cuoce, si caramella e si brucia direttamente, irrigidendosi, che la togli dal forno e la picchi sul tavolino.
Poi la porti in tavola con la consapevolezza che "Dài, insomma, è sempre cibo…" E ti rendi conto che avevano ragione i R.E.M.: "Imitation of life"! Ok, mangiata ma non la compro più. Finché Alfredo e Giuseppe non ti faranno di nuovo l’occhiolino dalle vetrine del surgelato (pagare alla cassa prego, dia, dia qui…)
Qualcuno mi diceva che si trattava di una soluzione adatta per i single incalliti (cioè quelli che lo sono per pura e semplice necessità), ma ho visto coppie collaudate sull’orlo della crisi di rottura andare in malora e prendersi a coltellate davanti a una "American Taste" della Cameo.
Le pizze surgelate, con qualche eccezione, si comprano ai supermercati e ce ne sono a fulmini nei discount. LIDL propone delle linee che hanno nomi anche rassicuranti, dipo "da Giuseppe" o "da Alfredo", eredità dei ristoranti e delle pizzerie italiani in Germania.
Insomma, ovunque la compri, uno si prende una confezione che gli appare gigantesca e quando arriva a tirare fuori il disco di ghiaccio le dimensioni del pizzame sono molto più modeste.
Ma soprattutto non c’è nulla sopra. Il bordo è sempre sguarnito, il pomodoro è poco, la mozzarella ancora meno, il morbo infuria, il pan ci manca. Allora ci metti un rinforzino sopra: quelle due fettine di formaggio, quel rimasuglio di prosciutto cotto di avantieri.
La pizza surgelata non cuoce, si caramella e si brucia direttamente, irrigidendosi, che la togli dal forno e la picchi sul tavolino.
Poi la porti in tavola con la consapevolezza che "Dài, insomma, è sempre cibo…" E ti rendi conto che avevano ragione i R.E.M.: "Imitation of life"! Ok, mangiata ma non la compro più. Finché Alfredo e Giuseppe non ti faranno di nuovo l’occhiolino dalle vetrine del surgelato (pagare alla cassa prego, dia, dia qui…)
Ce ne sono di discrete, pero’ c’è sempre da farci il rinforzino.
Tagliavo la testa al toro comprando direttamente la pasta o le basi da condire.
Ora taglio la testa al toro perchè una pizza intera da solo non ce la faccio a mangiarla, quindi mangio altro a cena.