Tito Acerbo
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Tito Acerbo (Loreto Aprutino, 4 marzo 1890 – Croce di Piave, 16 giugno 1918) è stato un militare italiano, capitano del 152° Reggimento di Fanteria, Brigata Sassari, caduto sul Piave durante la I guerra mondiale.
[modifica] Biografia
Compiuti i primi studi nel suo paese natale e nel seminario arcivescovile di Chieti, proseguitili presso i regi licei di Fermo e Teramo, nel 1912 conseguì la laurea in Scienze sociali a Firenze.
Arruolato nell'esercito con il grado di sottotenente, prese parte alla I guerra mondiale distinguendosi nei combattimenti sul Carso e nella battaglia dell'Ortigara, ottenendo sul campo la promozione a tenente prima, e poi a capitano: venne anche insignito della medaglia di bronzo al valore militare per i meriti di guerra conseguiti sulla Bainsizza, di quella d'argento sul Colle del Rosso e della Croce di Guerra francese.
Quando (notte del 15 giugno 1918) le truppe austro-ungariche riuscirono a varcare il Piave, Acerbo, benché ferito, fu una delle guide carismatiche della tenace resistenza che fece fallire il tentativo di penetrazione nemica. Morì sul campo di battaglia. Venne insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria (R.D. 11 marzo 1924).
La sua salma, inizialmente tumulata nel Cimitero Militare di Croce di Musile di Piave, venne poi traslata a Loreto.
Suo fratello Giacomo fu un eminente uomo politico del ventennio fascista: volle dedicare alla sua memoria la gara automobilistica (Coppa Acerbo) che si svolse a Pescara tra il 1924 ed il 1961.
[modifica] La Medaglia d'Oro
Vittorio Emanuele III lo insignì della Medaglia d'oro al valor militare[1] alla memoria, con la seguente motivazione:
Medaglia d'oro al valor militare
— Croce di Piave, 16 giugno 1918.