On Amazon.it: https://www.amazon.it/Complete-Concordances-James-Bible-Azzur/dp/B0F1V2T1GJ/


Poesia lirica - Wikipedia

Poesia lirica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La poesia lirica è la definizione generale di un genere letterario della poesia che esprime in modo soggettivo il sentimento del poeta ed attraversa epoche e luoghi vastissimi.

Indice

[modifica] Origini ed etimologia

La parola lirica deriva dalla parola greca λυρική (lyrikē, sottinteso poiesis, "(poesia) che si accompagna con la lira").

[modifica] Storia

[modifica] Nell'antichità classica

[modifica] La lirica greca

Nella Grecia dell' età arcaica, la poesia lirica era quella che si differenziava dalla poesia recitativa per il ricorso al canto o all'accompagnamento di strumenti a corde come la lyra.
Ai grammatici alessandrini si deve il canone dei più illustri rappresentanti del genere lirico. Costoro operarono una scelta tra gli autori di composizioni intonate sulla cetra da una sola persona e quelli guidati da un gruppo corifeo.
Nella lirica monodica vengono così annoverati tra gli eccelsi Alceo, Saffo, Anacreonte, mentre nella lirica corale, Alcmane, Stesicoro, Ibico, Simonide, Bacchilide, Pindaro. Rifacendosi al significato letterale dell'aggettivo "lirico", gli alessandrini tralasciarono gli scrittori di elegie, come Tirteo, Mimnermo, Solone o di giambi, come Archiloco e Ipponatte.
Infatti i giambi e le elegie venivano recitate e l'elegia era anche accompagnata da un sottofondo di flauto (aulos).

Nell'usare oggi l'espressione "lirici greci" si fa però riferimento, in senso più lato, a tutto un modo di produrre versi che copre in Grecia l'arco di due secoli, il VII secolo AC e il VI secolo AC.

La poesia greca di questi due secoli è accomunata da due caratteristiche. La prima consiste nel fatto che l'autore, pur rispettando i limiti del genere, si muove al suo interno con estrema libertà e la seconda è che essa si distingue per la sua oralità. Essa viene "detta" ed è destinata alle orecchie, come dice Platone in una definizione della Repubblica.

Lo stile si distingue per la brevità dei periodi ben allineati e senza difficoltà sintattiche e per le molte le metafore destinate a rimanere incise nella memoria.

Il motivi che ispirano la lirica greca sono molteplici. Vi sono componimenti dedicati agli dei (inni), in onore di Dioniso (ditirambo), di Apollo (peani). Alle divinità femminili vengono dedicati i parteni, i vincitori di gare vengono esaltati negli epinici e l'ospite patrono negli encomi. I treni (verso) e gli epicedi sono riservati alle consolazioni funebri e ai compianti, gli epitalami e gli imenei alle nozze, gli scolii ai banchetti, alle danze mimiche gli iporchemi e alle processioni i prosodi. Non vi sono delimitazioni, per cui ogni poeta può spaziare in più campi e utilizzare i moduli di un componimento anche in un altro.

L'elegia e il giambo, di matrice ionica, sono caratterizzati da serie continuate di versi, dagli esametri e pentametri dattilici ai trimetri giambici e ai tetrametri trocaici.

La melica monodica non va oltre l'aggruppamento di strofe composte da quattro versi, mentre quella corale procede per stanze, strofe, antistrofe ed epodo.
Nella lirica monodica il linguaggio è il dialetto dello scrittore, mentre la lirica corale preferisce usare il dorico, considerato linguaggio letterario internazionale.

Dopo il V secolo AC la lirica subisce una grande trasformazione ad opera degli alessandrini che compongono carmi raffinati destinati a persone colte.

[modifica] La lirica latina

I poeti romani prendono spunto dai lirici greci e dagli alessandrini mutandone però le strutture e i temi, come si può constatare in Catullo, Orazio, Properzio e Ovidio. Ma è proprio analizzando la poesia di Orazio che si constata la differenza tra il mondo greco e quello romano. Mentre per i greci la lirica, caratteristica di un periodo pieno di fermento, va oltre le definizioni fissate dalla scuola, in campo latino essa diventa una vera e propria categoria tanto da essere preceduta, come in Publio Papinio Stazio, da una prefazione in prosa.

[modifica] La lirica cinese

Esiste un patrimonio di liriche nella letteratura cinese antica. Abbraccia un perido vastissimo che inizia con la grande raccolta intitolata Libro delle Odi, i cui componimenti (sono 305) datano dal 1753 a.C. al 600 a.C. La composizione di questo tipo di poesia prosegue, con uno stile che al lettore occidentale può apparire immodificato per secoli, fino al XIII secolo. Il Libro delle Odi (Shing Ching) è uno dei libri confuciani, cioè dei libri, quale in notissimo Libro delle Mutazioni (I Ching), sopravvissuti all'oblio e alle distruzioni ideologiche ad opera dei flosofi seguaci di Confucio. L'inserimento di questo e altri libri nel canone della grande letteratura cinese antica avvenne durante la Dinastia Han (206 a.C. - 221 d.C.). Secondo gli intellettuali han, le poesie, o almeno la loro scelta nel patrimonio preesistente, sono di Confucio stesso. È in generale impegnativa la traduzione della metrica cinese in lingue flessive come l'Italiano e le altre ligue indoeuropee, oltre che per la scarsa conoscenza della lingua originaria in Europa, anche e soprattutto perché il Cinese è una lingua prevalentemente monosillabica.

[modifica] Nell'età medievale

La lirica occidentale moderna nasce in Provenza dove,dalla seconda metà dell' XII fino al primo quarto del XIII, fiorisce la poesia dei trovatori,che cantavano la joi dell'amore in particolare il fin d'amour(l'amore perfetto).
I provenzali accompagnano le loro poesie con il liuto ed elaborano particolari metri, come la ballata, il discordo, l'alba, la pastorella, che esaltano la forma musicale del componimento.
Il motivo principale è il vagheggiamento della donna innalzata e sublimata in pura "femminilità" che influenzerà tutta la successiva lirica, dal Minnesang tedesco alla poesia della scuola siciliana, fino agli stilnovisti e a Petrarca.

[modifica] In età moderna

In età moderna, per il tramite del Medioevo è giunta a noi l'interpretazione del genere letterario impostata dagli autori latini, cioè di poesia che esprime emozioni e sentimenti soggettivi.

[modifica] Elementi costitutivi della poesia lirica e linguaggio poetico

Gli elementi che costituiscono la poesia lirica si possono dividere essenzialmente in tre gruppi: gli aspetti strutturali, che comprendono il verso, la rima, la strofa, il ritmo e lo schema metrico; gli aspetti lessici e sintattici, che comprendono la scelta delle parole e il loro ordine, e le figure retoriche, come la similitudine, la metafora, l’allitterazione, l’onomatopea, la sinestesia e la metonimia. La poesia è caratterizzata da elementi propri: gli spetti strutturali o metrici. I più importanti sono il verso, la rima, la strofa, il ritmo e lo schema metrico. Li analizzerò ora uno per uno. Il verso può essere definito la riga della poesia, i quanto non si va a capo occupando tutto lo spazio a disposizione, ma secondo il ritmo. Infatti, la parola deriva dal latino “versum”, che è il participio passato del verbo “vertere” che significa “svoltare”. Ciascun verso prende il nome a seconda del numero di sillabe che contiene (“decasillabi” vuol dire “dieci sillabe”, “endecasillabi” vuol dire “undici sillabe”, il verso più utilizzato nella poesia italiana dell’800, e così via) e si dividono in due grandi gruppi: parasillabi, contenenti un numero pari di sillabe, e imparisillabi, contenenti invece un numero dispari di sillabe; mentre i primi hanno un ritmo più cadenzato, gli altri ne hanno uno più fluido e aperto. Per la suddivisione del verso in sillabe, è necessario però tenere conto di alcune regole: • Se l’ultima sillaba è accentata, si conta una sillaba in più. • Se l’ultima parola è sdrucciola, si conta una sillaba in meno. • L’ultima sillaba di una parola che termina per vocale si unisce alla sillaba successiva se questa inizia per vocale. Spesso il poeta, per dare alla sua poesia un determinato ritmo, usa l’artifizio della rima. La rima è un uguaglianza di suono di fine verso o all’interno del verso stesso, dall’ultima sillaba accentata in poi. Solitamente, alla fine di ogni verso si mettono delle lettere: uguaglianza di lettera significa presenza della rima. A seconda dell’alternanza, essa si divide in: baciata (AABB); alternata (ABAB) es.: “Al Re Travicello/piovuto ai ranocchi/mi levo il cappello/e piego i ginocchi”; incrociata (ABBA) es.: “Fiume che la specchiasti un casolare/co’ suoi rossi garofani, qua mura/ d’erme castella e tremula verzura/eccoti giunto al fragoroso mare”; incatenata (ABA BCB CDC) es.: “Nel campo mezzo grigio e mezzo nero/resta un aratro senza buoi, che pare/dimenticato, tra il vapor leggero/E cadenzato dalla gora viene/lo sciabordare delle lavandare/con tonfi spessi e lunghe cantilene”. La strofa è un raggruppamento di versi e prende il nome proprio dal numero dei versi che contiene: avremmo così le terzine (tre versi), quartine (quattro versi),… La lunghezza dei versi, la disposizione degli accenti e la presenza delle rime da il ritmo alla poesia, che è l’alternanza delle sillabe toniche e atone in un verso. La metrica, ovvero lo studio della versificazione, ci consente di conoscere tutti questi aspetti e permette di creare lo schema metrico. Per lungo tempo, nella poesia lirica italiana, il sonetto veniva considerato il componimento classico. Furono scritte moltissime poesie, come “Il fiume” di Giovanni Pascoli.

Fiume che là specchiasti un casolare

co’ suoi rossi garofani, qua mura

d’erme castella, e tremula verzura;

eccoti giunto al fragoroso mare:


ed ecco i flutti verso te balzare

su dall’interminabile paura,

in larghe file; e nella riva oscura

questa si frange, e quella in alto appare;


tituba e croscia. E là, donde tu lieto,

di sasso in sasso, al piè d’una betulla,

sgorghi sonoro tra le brevi sponde;


a un po’ d’auretta scricchiola il canneto,

fruscia il castano, e forse una fanciulla

sogna a quell’ombre, al mormorio dell’onde.

Questa poesia, come tutti i sonetti, ha uno schema metrico fisso: è costituita da due quartine e due terzine, dallo schema delle rime ABBA ABBA CDE CDE, e da versi composti da undici sillabe. Dal ‘900 in poi, la poesia moderna, così come tutte le forme d’arte, tende a infrangere tutte le regole e a non seguire il modello classico. Perciò ogni poeta sceglie il proprio ritmo a seconda delle sue esigenze espressive. Gli aspetti sintattici nella poesia, così come in tutti gli altri tipi di testo, riguardano la costruzione della frase. Gli spetti lessicali, invece, riguardano la scelta delle parole nella frase. Per quanto riguarda gli aspetti sintattici, nell’Ottocento il poeta tendeva a costruire frasi complesse, in quanto la comunicazione era riservata solo alle persone culturalmente superiori: raramente si utilizzava la costruzione sintattica del linguaggio comune. Nel Novecento, invece, il poeta semplifica il suo linguaggio, ma non per necessità di semplicità, ma perché vengono infrante molte regole della punteggiatura, della sintassi e della collocazione delle parole nella frase. Confronterò ora due poesie di due grandi autori italiani: Leopardi e Ungaretti, vissuti rispettivamente nell’Ottocento e nel Novecento. La poesia di Leopardi si intitola “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” e con questo componimento vuole dire che un pastore che attraversa molte difficoltà alla fine arriva alla morte.

Vecchierel bianco, infermo,

mezzo vestito e scalzo,

con gravissimo fascio in su le spalle,

per montagna e per valle,

per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,

al vento, alla tempesta, e quando avampa

l’ora, e quando poi gela,

corre via, corre, anela,

varca torrenti e stagni,

cade, risorge, e più e più s’affretta,

senza posa o ristoro,

lacero, sanguinoso; infin ch’arriva

colà dove la via

e dove il tanto affaticar fu volto:

abisso orrido, immenso,

ov’eri precipitando, il tutto obblia.

La poesia di Ungaretti si intitola “Bosco Cappuccio”, il nome di un bar dove, molto spesso, Ungaretti si recava a bere un caffè. Con la poesia sogna di tornare al bar, stando lontano dalla corrente guerra, e di sedersi sulla poltrona di velluto verde.

Bosco Cappuccio

Ha un declivio

Di velluto verde

Come una dolce

Poltrona

Appisolarmi là

Solo

In un caffè remoto

Con una luce fievole

Come questa

Di questa luna.

Confrontando le due poesie, ci accorgiamo che, in base agli attributi riferiti al soggetto o d altri elementi, la poesia di Leopardi ne ha ben undici, mentre quella di Ungaretti solo cinque; i complementi sono dieci nella prima poesia e otto nella seconda; in base al numero di frasi subordinate, mentre nella prima sono cinque, nella seconda troviamo solo due periodi semplici; infine solo nella seconda poesia non troviamo alcun segno di punteggiatura, neanche per indicare la fine della frase. Nell’Ottocento, i poeti utilizzavano quindi un linguaggio aulico, cioè molto lontano da quello comune. Lo stesso discorso può essere applicato al lessico, la scelta del quale era molto ricercata proprio per distinguersi dal linguaggio comune. Il linguaggio può essere utilizzato secondo un uso denotativo e connotativi; nel primo caso si utilizza un linguaggio secondo il modello di tutti; nel secondo caso si sa un linguaggio non per dare delle informazioni, ma per suscitare emozioni e far capire a chi legge il significato delle parole, che va oltre a quello comune. Nel Novecento, i poeti abbandonano il linguaggio aulico dell’Ottocento, ma attribuiscono alle parole dei significati diversi; la differenza tra il significato comune e quello poetico di una parola, infatti, è molto marcata. I poeti praticavano quindi uno scarto semantico; la semantica è la parte della lingua che studia i significati delle parole. Per analizzare una poesia del Novecento, sono molto importanti le aree semantiche, nelle quali si raggruppano delle parole scelte dal poeta; per capire il suo messaggio, è indispensabile capire a quale area semantica appartengano queste parole. Le figure retoriche sono quegli usi particolari della lingua con i quali si riesce ad attribuire ad una parola un significato che va oltre a quello comune. Le figure retoriche si possono dividere in due gruppi: di suono e di significato. Le figure retoriche di suono sono quelle che fanno n effetto attraverso un uso particolare del suono prodotto dalla lingua. Le principali sono: l’assonanza e la consonanza, che sono delle rime imperfette (mani – mali); l’onomatopea, che è una parola che riproduce un suono in parole aventi un significato onomatopeico (miagolare, abbaiare); l’alliterazione, che si ottiene riproducendo più volte lo stesso gruppo di suoni; spesso troviamo l’onomatopea e l’alliterazione insieme (“…un fru fru fra le fratte…”). Le figure retoriche di significato sono quelle che attribuiscono alle parole significati che vanno oltre al proprio. Le principali sono: la similitudine, che è un confronto tra due parole (Ha i capelli come il grano); la metafora, che è la sostituzione di un termine con un atro che muta il significato alla parola a cui si riferisce (Ha i capelli di grano); la sinestesia, che è l’associazione di due termini di diverso senso (parole calde); la metonimia, che consiste nell’utilizzare il nome della causa per quello dell’effetto (vivere del proprio lavoro).

Static Wikipedia March 2008 on valeriodistefano.com

aa   ab   af   ak   als   am   an   ang   ar   arc   as   ast   av   ay   az   ba   bar   bat_smg   bcl   be   be_x_old   bg   bh   bi   bm   bn   bo   bpy   br   bs   bug   bxr   ca   cbk_zam   cdo   ce   ceb   ch   cho   chr   chy   co   cr   crh   cs   csb   cv   cy   da   en   eo   es   et   eu   fa   ff   fi   fiu_vro   fj   fo   fr   frp   fur   fy   ga   gd   gl   glk   gn   got   gu   gv   ha   hak   haw   he   hi   ho   hr   hsb   ht   hu   hy   hz   ia   id   ie   ig   ii   ik   ilo   io   is   it   iu   ja   jbo   jv   ka   kab   kg   ki   kj   kk   kl   km   kn   ko   kr   ks   ksh   ku   kv   kw   ky   la   lad   lb   lbe   lg   li   lij   lmo   ln   lo   lt   lv   map_bms   mg   mh   mi   mk   ml   mn   mo   mr   ms   mt   mus   my   mzn   na   nah   nap   nds   nds_nl   ne   new   ng   nl   nn   nov  

Static Wikipedia (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia February 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu