Peugeot 206
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Costruttore: Peugeot
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Altre caratteristiche
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La Peugeot 206 è un'autovettura di segmento B prodotta tra il 1998 ed il 2008 dalla casa automobilistica francese Peugeot. Si tratta di una delle vetture più vendute dalla Casa stessa.
Indice |
[modifica] Produzione
La 206 è in produzione dal 1998 e ha sostituito la 205, con un design completamente rinnovato e motorizzazioni più potenti. Il suo ingresso sul mercato, in programma da diversi anni, fu invece rimandato a causa dell'enorme successo ottenuto anche dalla Peugeot 106. Ma al suo ingresso anche la 206 superò ogni più ottimistica previsione di vendita. Disponibile inizialmente come berlina a due volumi e a 3 o 5 porte, in seguito fu proposta anche come station wagon e come "coupé-cabriolet" (ossia la 206 CC con tetto rigido a scomparsa). Il segreto di tale successo stava nella polivalenza della vettura e nella sua capacità di soddisfare qualsiasi esigenza e tasca. Si partiva dalle versioni più economiche, equipaggiate da motori da 1.1 litri a benzina, per arrivare alle sportive GT ed RC con motore da 2 litri. Non mancavano le motorizzazioni a gasolio, dapprima aspirate ad iniezione indiretta, per arrivare in seguito alle 1.4 e 2.0 HDI e in seguito alla 1.6 hdi 16v, sovralimentate, ed in grado di sviluppare rispettivamente 68, 90 e 110 CV. In particolare la 206 ha avuto un autentico boom delle vendite durante gli ultimi mesi del 2005 e durante il 2006, grazie ad un'accorta miscela di sconti, supervalutazioni dell'usato e pubblicità (specie sulla serie limitata Quiksilver) sull'onda del lancio sul mercato della 207: la 206 resterà comunque in listino ancora per alcuni anni, anche se con una gamma ridotta all'osso (comprendente un 1.4 a benzina ed un 1.4 HDi common rail), per poi essere tolta di produzione nel corso del 2008.
I modelli in vendita in Europa della 206 sono assemblati nei due stabilimenti francesi di Poissy (che fabbrica anche la 207 e la 1007) e Mulhouse (che è l'unico ad assemblare le CC), e nello stabilimento inglese di Ryton.
[modifica] Design
Il grande successo è stato spiegato soprattutto con l'estetica, rivoluzionaria per il 1998 e ancor oggi avveniristica: il prodotto è piaciuto ad acquirenti di tutte le età, anche grazie al costo non dissimile da quello delle dirette concorrenti. La 206 è stata la prima ad adottare il frontale con la presa d'aria a forma di grande bocca, (tuttavia ne esistono 2 versioni di cui una piccola per tutti i modelli e di una più grande di serie per GTI, XS, RC e a seconda delle versioni anche su CC) che oggi accomuna tutti i modelli Peugeot sul mercato. Il restyling, peraltro molto contenuto, del 2003, è stato caratterizzato dal cambiamento del design interno delle luci posteriori, dall'adozione di fanali in plexiglass trasparente all'anteriore su tutte le versioni, dal posizionamento del leone sul cofano posteriore anziché sulla plastica portaluce della targa, dall'adozione del paraurti posteriore uguale a quello delle versioni GTI, CC e XS, che conferisce alla vettura un aspetto ancor più pulito e solido. Tra le versioni berline, l'unica differenza consistente era rappresentata dalla 206 GT, provvista di paraurti anteriore e posteriore più sporgenti: la motivazione di tale scelta stava nel fatto che la 206 GT venne utilizzata come base per la 206 WRC utilizzata nel Campionato Mondiale Rally e il regolamento prevedeva che le vetture utilizzate dovevano essere non meno lunghe di 4 metri.
Una vera chicca è rappresentata dalla 206 CC, la quale riprese un concetto vecchio di quasi 70 anni: il tettuccio rigido scomponibile e retraibile, utilizzato per la prima volta negli anni '30 sulla Peugeot 402 "Éclipse". In questo modo, la 206 CC poteva trasformarsi in splendida cabriolet o in accattivante coupé, da cui il significato dell'acronimo, CC= coupé-cabriolet.
Più pratica era la 206 SW, dotata di portellone posteriore per l'accesso all'ampio vano bagagli. Estateticamente, la 206 SW si riconosceva, oltre che perla carrozzeria giardinetta, anche per i fari posteriori completamente differenti rispetto a quelli di berlina e CC. Inoltre, la 206 SW era sempre dotata di portapacchi sul tetto.
[modifica] Motorizzazioni
Un'altra delle ragioni dell'enorme successo della 206 stava nella vasta varietà di motorizzazioni, in grado di soddisfare ogni esigenza. Tutti i motori erano a quattro cilindri, si poteva scegliere tra benzina e gasolio, otto o sedici valvole, cilindrate alte o basse, eccetera. Vediamo di seguito una rapida descrizione dei principali motori a benzina utilizzati sulla 206 nel corso della sua produzione:
- Motore 1.1: è lo stesso TU1JP utilizzato anche sulla 106. Dispone di distribuzione monoalbero in testa a due valvole per cilindri e la sua cilindrata è di 1124 cc. La potenza massima erogabile, di 60 CV a 5500 giri/min, è sufficiente per permettere alla 206 1.1 di raggiungere una velocità massima di 160 km/h.
- Motore 1.4: è lo stesso TU3JP da 1360 cc già montato anche sulle 106. Anch'esso, come il 1.1, dispone di distribuzione monoalbero a due valvole per cilindro e può erogare 75 CV a 5500 giri/min. In questo modo, la 206 1.4 può raggiungere una velocità max di 175 km/h. Negli utlimi anni fu introdotto un nuovo 1.4, sviluppato congiuntamente alla BMW, denominato ET3J4, di cilindrata analoga, ma con distribuzione bialbero a 4 valvole per cilindro, in grado di erogare 90 CV a 5250 giri/min e di permettere alla 206 così equipaggiata di raggiungere una velocità massima di 185 km/h.
- Motore 1.6: ha una cilindrata di 1587 cc ed era disponibile in due varianti. La prima, denominata TU5J2, dispone di distribuzione monoalbero a due valvole per cilindro, era in grado di erogare 90 CV a 5250 giri/min, permettendo all 206 1.6 di raggiungere i 185 km/h di velocità massima. La seconda variante, denominata TU5JP4, era caratterizzata da distribuzione bialbero in testa a 4 valvole per cilindro. In questo modo, la potenza massima erogabile arrivava a 110 CV a 5800 giri/min, permettendo alla 206 1.6 16v di raggiungere i 195 km/h di velocità massima.
- Motore 2.0:disponibile in due varianti, entrambe da 1997 cc di cilindrata ed entrambe con distribuzione bialbero in testa a 4 valvole per cilindro. La prima, denominata EW10J4, erogava 136 CV a 6000 giri/min e permetteva alle 206 che lo montavano di raggiungere i 210 km/h di velocità massima. La seconda variante, disponibile solo dal 2003 denominata EW10J4S, equipaggiava solo la 206 RC. Arrivava ad erogare una potenza massima di 177 CV a 7000 giri/min e permetteva di raggiungere una velocità max di 224 km/h.
Di seguito, invece, ecco una panoramica delle motorizzazioni a gasolio previste sulla 206:
- Motore 1.4 HDi: si tratta di un motore entrato in produzione negli ultimi anni di produzione della 206, in piena epoca "common rail". Denominato DV4TD e sviluppato assieme alla Ford, è sovralimentato da turbocompressore ed arriva ad erogare 68 CV a 4000 giri/min, spingendo la 206 1.4 HDi a 167 km/h di velocità massima.
- Motore 1.6 HDi: denominato DV6TED4, è caratterizzato dalla distribuzione a 4 valvole per cilindro. Eroga 110 CV a 4000 giri/min, spingendo la 206 equipaggiata con tale motore a quasi 190 km/h.
- Motore 1.9: è il DW8, un motore aspirato, evoluzione dello XUD9. La sua cilindrata è di 1868 cc, eroga 71 CV di potenza massima, sufficienti per spingere la 206 così equipaggiata a 160 km/h di velocità max.
- Motore 2.0 HDi: denominato DW10TD, era privo di intercooler, ed erogava 90 CV a 4000 giri/min, permettendo di raggiungere i 180 km/h di velocità massima.
[modifica] Attività sportive

L'attività sportiva della 206 è fortemente legata alle imprese della 206 WRC, una vettura da competizione realizzata prendendo come base la 206 GT, della quale conserva solo l'immagine. Il motore che utilizza "sulla carta" è il 2.0 a benzina di serie ma di fatto è un'unita espressamente progettata per gareggiare: turbocompressore a geometria varibile, intercooler e il top della tecnologia motorstica di questo settore, permettono di raggiungere i 300 cv imposti come massimo dal regolamento (in realtà le potenze espresse in gara sono rivelatrici di potenze enormemente superiori, come testimoniano ad esempio i 2,9 secondi necessari per lo scatto 0-100 km/h, su terreno sterrato). La trazione era integrale e il cambio era sequenziale a 5 o anche a 6 rapporti. Grazie alle potenzialità di tale vettura e alla maestria del grande pilota Marcus Grönholm, la 206 WRC riuscì ad aggiudicarsi le edizioni 2000 e 2002 del Mondiale Rally. Fu sostituita nel 2003 dalla 307 WRC, che però non riuscì ad ottenere le stesse glorie. A testimonianza del grande successo anche del modello WRC, la 206 è ancora protagonista nella maggior parte dei campionati rallystici minori e ha conquistato nella sua storia un palmares di risultati che la collocano tra le vetture da Rally di più grande successo.
[modifica] Curiosità
- Un altro dei motivi del successo della 206 stava nelle ottime campagne pubblicitarie, molto particolari, come quella del giovane, povero indiano che, innamorato delle forme della 206, e non potendo permettersene una, decide di "scolpirla" partendo da una vecchia vettura e riesce così ad entrare negli ambienti più "in" della sua città, riscuotendo successo presso il pubblico femminile. Altre riguardano gli incubi di un proprietario della 206, che teme possa finire in mani femminili poco attente.
- Una delle curiosità che danno l'idea di quanto la 206 si sia diffusa va ricercata nell'ambiente del tuning: la 206 è infatti stata definita come l'auto più elaborata del mondo, nel senso che è stata considerata come l'auto elaborata in più esemplari. Essa è presente anche in alcuni titoli della serie Need For Speed.
- In Cina, la 206 viene prodotta come Citroën C2, che però non ha niente a che vedere con l'omonima utilitaria prodotta e venduta in Europa, ma somiglia piuttosto ad una 206 con il frontale di una Citroën C4.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Collegamenti esterni
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