Croazia
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Croazia | |||||||||
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Informazioni | |||||||||
Nome completo: | Repubblica della Croazia | ||||||||
Nome ufficiale: | Republika Hrvatska | ||||||||
Lingua ufficiale: | Croato (nota) | ||||||||
Capitale: | Zagabria (879.145 ab. / 2001) | ||||||||
Politica | |||||||||
Governo: | repubblica parlamentare | ||||||||
Presidente: | Stjepan Mesić | ||||||||
Primo Ministro: | Ivo Sanader | ||||||||
Indipendenza: | Da Jugoslavia, 25 giugno 1991 | ||||||||
Ingresso nell'ONU: | 22 maggio 1992 | ||||||||
Area | |||||||||
Totale: | 56.542 km² (124°) | ||||||||
% delle acque: | ? % | ||||||||
Popolazione | |||||||||
Totale (2001): | 4.496.869 ab. (117°) | ||||||||
Densità: | 83 ab./km² | ||||||||
Geografia | |||||||||
Continente: | Europa | ||||||||
Fuso orario: | UTC +1 | ||||||||
Economia | |||||||||
Valuta: | Kuna croata | ||||||||
PIL (PPA) (2005): | 54.710 milioni di $ (73°) | ||||||||
PIL procapite (PPA) (2007): | 15.355 $ (54°) | ||||||||
ISU (2005): | 0,850 (alto) (47°) | ||||||||
Varie | |||||||||
TLD: | .hr | ||||||||
Prefisso tel.: | +385 | ||||||||
Sigla autom.: | HR | ||||||||
Inno nazionale: | Lijepa naša domovino | ||||||||
Festa nazionale: | 25 giugno, Indipendenza | ||||||||
La Croazia è uno stato dell'Europa centrale con una popolazione di 4.494.749[1] abitanti (stima 2006), la sua capitale è Zagabria (Zagreb, 779.145[2] ab. - dato del 2001).
Confina a nord con la Slovenia, a nord-est con l'Ungheria, ad est con la Serbia, a sud con la Bosnia ed Erzegovina e il Montenegro, mentre a ovest è affacciata al mare Adriatico. La superficie territoriale è di 56.542[1] km² mentre la superficie delle acque territoriali è pari a 31.067[3] km².
La Repubblica della Croazia è una repubblica parlamentare. La lingua ufficiale è il croato. La Regione Istriana, comprendente la maggior parte dell'Istria, adotta ufficialmente il bilinguismo (italiano e croato), ma la sua attuazione varia a livello comunale.
La Croazia è candidata per l'ingresso nella NATO.
Indice |
[modifica] Storia
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Per approfondire, vedi la voce Storia della Croazia. |
Nel I secolo a.C. la regione abitata dagli Illiri è occupata dai Romani (province di Pannonia e Illiria).
Nel medioevo sione prima degli ostrogoti, avari e bizantini, poi, nel VI-VII secolo, dei croati, una tribù slava originaria dell'odierna Ucraina. Nel X secolo si costituisce un regno autonomo il cui sovrano, Tomislav fu incoronato nel 925.
Alla fine dell'XI secolo viene annessa al regno di Ungheria.
In età moderna, precisamente nel 1603, la Croazia diventa parte dell'Impero Asburgico. Nell'età contemporanea, alla fine della prima guerra mondiale, con il Trattato di Versailles, entra a far parte del Regno di Iugoslavia. Nel 1941, nel corso della seconda guerra mondiale, va al potere il Partito nazionalista-fascista che proclama lo Stato indipendente della Croazia alleandosi con la Germania.
Al termine del conflitto nel 1945, il paese diventa membro della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, sotto la presidenza del generale Tito, che instaura un governo socialista spesso in disaccordo con l'Unione Sovietica, tanto da attirare le deboli simpatie dell'Occidente, in netto contrasto con la politica sovietica.
Il crollo dei regimi comunisti dell'Europa orientale provocò un indebolimento della Lega Comunista Jugoslava, nel partito vi furono disaccordi sulla linea di gestione della federazione fra le delegazioni croate e slovene che rivendicavano maggiore autonomia e quella serba, guidata da Milošević, i delegati croati e sloveni abbandonarono il XIV congresso del partito nel gennaio del 1990 e nel 1991 la Croazia si proclama stato indipendente. Segue un duro conflitto con Serbia e Bosnia, che si conclude con gli accordi di Dayton (1995). Oggi la Croazia è membro dell'ONU e del Consiglio d'Europa.
[modifica] Relazioni con l'Unione Europea
Il Paese è abbastanza vicino all'ingresso nell'Unione Europea. Per concludere le trattative restano da portare a termine in primo luogo la riforma del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione. Per la Croazia l'ingresso potrebbe avvenire nel 2010.
Queste le tappe già percorse del processo di integrazione:
- 29 ottobre 2001: Firma l'Accordo di Stabilizzazione e Associazione;
- 30 gennaio 2002: Inoltro presso il Segretariato Generale dell'Unione Europea degli strumenti di ratifica dell'Accordo di Stabilizzazione e di Associazione;
- 21 febbraio 2003: Presentazione della domanda di adesione;
- 1° febbraio 2005: Entrata in vigore dell'Accordo di Stabilizzazione e di Associazione;
- 3 ottobre 2005: Apertura dei negoziati di adesione;
[modifica] Geografia
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Per approfondire, vedi la voce Geografia della Croazia. |
La Croazia è collocata tra l'Europa centrale, meridionale e orientale, si affaccia sul Mare Adriatico e il suo territorio comprende parte delle Alpi Dinariche e l'estremo occidentale del bassopiano Pannonico.
[modifica] Morfologia
Da un punto di vista morfologico il paese può essere distinto in tre zone con caratteristiche climatiche, geografiche e culturali diverse.
- Il bassopiano pannonico
Nella parte orientale del paese si trova un'estesa pianura interrotta solo da alcune formazioni collinari, l'area fa parte del bacino dei fiumi Drava e Sava, affluenti del Danubio. In questa zona dal clima continentale, si distinguono la Croazia settentrionale e la Slavonia:
- la Croazia settentrionale comprende l'area tra il fiume Kupa e il confine con l'Ungheria, le pianure lungo il fiumi Sava e Kupa, le aree intorno alle città di Zagabria, Karlovac e Sisak che demograficamente ed economicamente rappresentano il centro della Croazia, l'area montuosa dello Zagorje e la regione di Međimurje nella parte nord-orientale del paese fra i fiumi Drava e Mur.
- la Slavonia comprende l'estremità orientale del paese costituita in prevalenza da pianure del bassopiano pannonico situate lungo i fiumi Sava (Posavina (regione)|Posavina]]) e Drava (Podravina) fino al Danubio.
- la zona montuosa delle Alpi Dinariche
La zona montuosa è situata nella parte centrale del paese ed è caratterizzata da rilievi medio elevati che costituiscono lo spartiacque fra il bacino del Danubio e l'Adriatico. Il clima è alpino. Fanno parte di quest'area la regione di Gorski kotar tra Rijeka e Karlovac, le valli di Lika e Krbava tra la catena costiera del Velebit e il confine con la Bosnia e una parte dell'entroterra dalmata (Dalmatinska Zagora, e montagne di Biokovo).
- La costa adriatica
La zona costiera è caratterizzata da clima mediterraneo. L'ampiezza della fascia costiera è molto variabile, da pochi chilometri in corrispondenza dei rilievi del Velebit e di Biokovo) in altre zone si allarga notevolmente nell'entroterra. Da nord a sud si possono individuare le seguenti regioni storiche:
- L'Istria, la penisola nella parte settentrionale del paese
- La regione del Litorale Croato (Hrvatsko Primorje) corrispondente all'area intorno a Fiume e Segna con le isole del golfo del Quarnero
- La Dalmazia con la sua costa frastagliata e che si estende verso sud da Zara comprendendo le numerose isole antistanti la costa e città storiche come Ragusa (Dubrovnik) e Spalato.
I monti principali sono il monte Dinara (1.831 m s.l.m.) e il monte Vaganski Vrh (Vagagno nella catena dei Velebit) con un'altitudine di 1.758 m s.l.m.
La Croazia possiede ben 1.185 isole, di cui solo 50 abitate[3].
[modifica] Idrografia
La gran parte dei fiumi della Croazia appartiene al bacino del Mar Nero (Danubio, Sava, Drava, Kupa e Una), un ridotto numero di fiumi sfocia nel Mare Adriatico (Zermagna, Cherca, Čikola, Cetina e Narenta). I fiumi nella parte settentrionale del paese hanno problemi di inquinamento, soprattutto la Sava nel tratto compreso tra Zagabria e Sisak.
I fiumi più lunghi sono Sava (562 km) e Drava (505 km) che delimitano parte del confine tra Croazia e Bosnia-Erzegovina e Ungheria. Entrambi sfociano nel Danubio di cui la Sava è l'affluente principale, in ordine di apporto idrico mentre la Drava è il quarto. Il Danubio delimita il confine tra la Croazia e la provincia serba della Vojvodina. Il tratto croato del Danubio è lungo 188 km.
L'alto corso del fiume Kupa (269 km) forma il confine naturale fra Croazia e Slovenia, sfocia nella Sava a Sisak. Altri fiumi sono il Korana, Krapina, Lonja, Mur e Vuka.
I fiumi provenienti dalle Alpi Dinariche e che sfociano nell'Adriatico hanno un corso breve, fatta eccezione per il fiume Narenta.
[modifica] Clima
Il clima va dal continentale al mediterraneo:
- nell'entroterra il clima è decisamente continentale con estati secche e calde, inverni miti e umidi;
- nelle regioni alpine: estati secche e inverni rigidi con molta neve;
- nelle regioni costiere il clima è mediterraneo, caratterizzato da estati secche e calde, inverni miti e umidi.
[modifica] Popolazione
Al censimento del 2001 la Croazia aveva una popolazione pari a 4.437.460 abitanti (la popolazione stimata a giugno 2006 è pari a 4.494.749[1] abitanti). Della popolazione censita 4.399.364 (99,14 %) persone avevano la cittadinanza croata, 44.340 (1,00 %) delle quali avevano doppia cittadinanza. 17.902 persone (0,40 %) erano di nazionalità straniera, gli apolidi erano 9.811 (0,22 %) mentre di 10.383 abitanti (0,23 %) non è stata accertata la nazionalità.
L'emigrazione croata è stata consistente, i croati residenti all'estero sono oltre due milioni, la comunità più numerosa è quella insediatasi negli Stati Uniti (Hrvatska bratska zajednica), nel parlamento croato vi sono alcuni deputati rappresentanti delle comunità croate all'estero.
[modifica] Demografia
La Croazia ha una popolazione stimata di 4.494.749 (luglio 2006) abitanti [1].
- Fonte dei dati: [1]
- Struttura per età
- 0-14 anni: 16,2% (maschi 373.638/femmine 354.261)
- 15-64 anni: 67% (maschi 1.497.958/femmine 1.515.314)
- oltre i 65 anni: 16.8% (maschi 288.480/femmine 465.098)
- Tasso di crescita della popolazione
- -0,03%
- Natalità
- 9,61 nati/1.000 abitanti
- Mortalità
- 11,48 morti/1.000 abitanti
- Tasso di migrazione netta
- 1,58 immigranti/1.000 abitanti
- Mortalità infantile
- totale: 6,72 morti/1.000 nati vivi
- maschi: 6,7 morti/1.000 nati vivi
- femmine: 6,74 morti/1.000 nati vivi
- Aspettativa di vita
- totale: 74,68 anni
- maschi: 71,03 anni
- femmine: 78,53 anni
- 1,4 nati/donna
[modifica] Etnie
I Croati (in lingua croata Hrvati) appartengono alla famiglia dei popoli slavi. Esistono indizi che fanno credere che siano di origini persiane (odierno Iran). Dopo aver popolato l'area dell'attuale Ucraina, i Croati sono giunti nell'odierna Croazia attorno al VII secolo d.C.. Comunità croate autoctone vivono anche in Bosnia ed Erzegovina, Austria, Ungheria, Slovenia, Serbia (Vojvodina), Montenegro (Bocche di Cattaro) e in Italia (i croati del Molise).
Il paese è abitato in prevalenza da croati (89,63%) di religione cattolica. Fra le minoranze vi sono serbi (4,54%) di religione ortodossa, bosniaci (i cittadini bosniaci di fede musulmana) (0,5%), ungheresi (0.4%) e circa 35.000 italiani (ovvero lo 0,8%) sparsi tra Fiume, Istria, Moslavina e Dalmazia, quello che è rimasto di una presenza italiana che prima dell'inizio della seconda guerra mondiale ammontava - nelle terre attualmente croate - a circa 300.000 persone.
La popolazione serba, insediatasi nell'area nel XVI secolo, in passato era composta perlopiù da funzionari dell'Impero Austroungarico e costituiva una sorta di casta militare scarsamente integrata con il resto della popolazione. Con l'andare dei secoli la situazione cambiò e l'etnia serba si integrò completamente nella popolazione Croata. Si costituì il Regno dei Serbi dei Croati e dei Sloveni e le etnie convissero pacificatamente. Tuttavia ci fu anche una degenerazione nei rapporti culminata durante la seconda guerra mondiale quando si costituì lo stato indipendente della Croazia che perseguitò l'etnia serba. All'inizio delle guerre etniche degli anni novanta dopo l'aggressione Serba e Montenegrina alla Croazia, la popolazione serba era concentrata nelle zone della Krajina e della Slavonia. Dopo la riconquista della Krajina (Operazione Tempesta) circa 400.000 serbi fuggirono convinti da media serbi che i croati riprendendosi il territorio li avrebbero massacrati. Questo notizia era falsa e priva di fondamento: un'assurdità mossa dalla politica serba che però ridusse la componente serba della popolazione croata. (Baric, N., 2005) [4] Da allora il governo croato ha attuato molte azioni volte al rientro dei serbi fuggiti dalla Croazia. Alla percentuale del censimento 2001, nel tempo una parte della popolazione serba è rientrata.[4][5]
In Bosnia-Erzegovina circa vivono circa 700.000 croati, che sono una delle tre comunità etniche principali.
Composizione della popolazione per nazionalità dichiarata - Censimento 2001:
1. | Croati | 3.977.171 | (89,63%) | 7. | Sloveni | 13.173 | (0,30%) | |
2. | Serbi | 201.631 | (4,54%) | 8. | Cechi | 10.510 | (0,24%) | |
3. | Bosniaci | 20.755 | (0,49%) | 9. | Rom | 9.463 | (0,21%) | |
4. | Italiani | 19.636 | (0,44%) | 10. | Montenegrini | 4.926 | (0,11%) | |
5. | Ungheresi | 16.595 | (0,37%) | 11. | Slovacchi | 4.712 | (0,11%) | |
6. | Albanesi | 15.082 | (0,34%) | 12. | Macedoni | 4.270 | (0,10%) |
Fonte: http://www.dzs.hr
[modifica] Gli italiani in Croazia e le altre popolazioni romanzofone
In Croazia vivono circa 35.000 Italiani (il dato è stimato: al censimento del 2001 furono in 20.521 a dichiararsi di madrelingua italiana[1]), che danno vita a 51 Comunità Nazionali Italiane locali e sono organizzati nell'Unione degli Italiani. Sono insediati principalmente nell'area dell'Istria, di Fiume, delle isole del Quarnero e della Dalmazia. Solo in Istria, a Fiume e nell'arcipelago dei Lussini godono dello status di popolazione autoctona, mentre nel resto del Quarnaro e in Dalmazia non viene riconosciuto loro nessuno status particolare. In tale gruppo etnico italiano sono inserite sia le popolazioni autoctone venetofone (Istria nord-occidentale e Dalmazia) che quelle istriotofone della costa istriana sud-occidentale. Nel corso del XVIII secolo un numero considerevole di artigiani italiani si trasferirono a vivere a Zagabria e in Slavonia dove tutt'ora abitano molti loro discendenti. Sempre in Istria è presente la piccola comunità etnica degli Istroromeni o Cicci, popolazione originaria della Romania la cui lingua, di ceppo latino ed affine al Romeno, risulta quasi estinta in favore del croato. Altro gruppo etnico originariamente di lingua romanza è quello dei Morlacchi, popolazione affine a quella Istroromena rappresentata oggi solo da alcune sparute comunità, e la cui lingua è praticamente estinta.
[modifica] Religione
La religione predominante è la cristiano-cattolica (87,8%), seguita da quella cristiano-ortodossa (4,4%) e dall'islamismo sunnita (1,3%).
Il santo patrono dei Croati è San Cristobaldo Re.
[modifica] Lingue
La lingua ufficiale è il croato, una lingua slava del gruppo meridionale che utilizza l'alfabeto latino. Le altre lingue (serbo, ungherese e italiano) sono parlate come prima lingua da meno del 5% della popolazione.
Nella regione istriana l'italiano è lingua ufficiale, anche se il livello di tutela della minoranza nazionale italiana è assai diverso da zona a zona.
[modifica] Ordinamento dello stato
[modifica] Suddivisione amministrativa
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Per approfondire, vedi la voce Regioni della Repubblica di Croazia. |
La Croazia è divisa in 20 contee (županije), mentre la capitale Zagabria costituisce una propria entità.
Nr. | Regione | Nome in croato | Capoluogo |
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1 | Regione di Zagabria | Zagrebačka županija | Zagabria |
2 | Regione di Krapina e dello Zagorje | Krapinsko-zagorska županija | Krapina |
3 | Regione di Sisak e della Moslavina | Sisačko-moslavačka županija | Sisak |
4 | Regione di Karlovac | Karlovačka županija | Karlovac |
5 | Regione di Varasdino | Varaždinska županija | Varaždin |
6 | Regione di Koprivnica e Križevci | Koprivničko-križevačka županija | Koprivnica |
7 | Regione di Bjelovar e della Bilogora | Bjelovarsko-bilogorska županija | Bjelovar |
8 | Regione litoraneo-montana | Primorsko-goranska županija | Fiume (Rijeka) |
9 | Regione della Lika e di Segna | Ličko-senjska županija | Gospić |
10 | Regione di Virovitica e della Podravina | Virovitičko-podravska županija | Virovitica |
11 | Regione di Požega e della Slavonia | Požeško-slavonska županija | Požega |
12 | Regione di Brod e della Posavina | Brodsko-posavska županija | Slavonski Brod |
13 | Regione zaratina | Zadarska županija | Zara (Zadar) |
14 | Regione di Osijek e della Baranja | Osječko-baranjska županija | Osijek |
15 | Regione di Sebenico e Tenin | Šibensko-kninska županija | Sebenico (Šibenik) |
16 | Regione di Vukovar e della Sirmia | Vukovarsko-srijemska županija | Vukovar |
17 | Regione spalatino-dalmata | Splitsko-dalmatinska županija | Spalato (Split) |
18 | Regione istriana | Istarska županija | Pisino |
19 | Regione raguseo-narentana | Dubrovačko-neretvanska županija | Ragusa (Dubrovnik) |
20 | Regione del Međimurje | Međimurska županija | Čakovec |
21 | Città di Zagabria | Grad Zagreb |
[modifica] Città principali
Articolo principale: Elenco di città della Croazia La Croazia conta ufficialmente 123 città (grad) e 424 municipalità (općina). Le città principali sono:
- Zagabria (Zagreb) 879.145 abitanti
- Spalato (Split) 205.694 ab.
- Fiume (Rijeka) 154.043 ab.
- Osijek 114.616 ab.
- Zara (Zadar) 82.718 ab.
- Slavonski Brod 74.612 ab.
- Velika Gorica 65.517 ab.
- Karlovac 60.395 ab.
- Pola (Pula) 59.594 ab.
- Sisak 55.236 ab.
- Sebenico (Šibenik) 53.553 ab.
- Varasdino (Varaždin) 52.075 ab.
- Ragusa (Dubrovnik) 48.770 ab., la cui famosa città vecchia è stata restaurata dopo la guerra contro i serbi e montenegrini del 1991-95.
- Bjelovar 41.869 ab.
- Vinkovci 40.912 ab.
- Castelli (Kaštela) 38.103 ab.
- Samobor 36.206 ab.
- Vukovar 33.670 ab.
- Čakovec 30.455 ab.
- Đakovo 30.092 ab.
[modifica] Istituzioni
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Per approfondire, vedi le voci Presidenti della Croazia e Primi Ministri della Croazia. |
La Costituzione croata del 22 dicembre 1990 ha subito, nel tempo, numerose modifiche le ultime delle quali (fine 2000 - inizio 2001) hanno apportato modifiche consistenti trasformando il precedente governo "semipresidenziale" in uno parlamentare. Le modifiche hanno riguardato la suddivisione dei compiti tra gli organi istituzionali allo scopo di trasferire al governo e al parlamento le competenze in precedenza assegnate al presidente.
In questo modo è stata ridotta la concentrazione di poteri prevista dalla precedente versione della carta costituzionale, costruita su misura dell'ex-presidente Franjo Tuđman.
Il presidente della repubblica (Predsjednik Republike), eletto a suffragio diretto ogni 5 anni, mantiene ampi poteri sulla formazione del governo, propone infatti il Primo Ministro, nominato comunque col consenso del parlamento. Il presidente è inoltre comandante in capo delle forze armate e dei servizi segreti. Dal 18 febbraio 2000 il presidente è Stjepan Mesić, il 16 gennaio 2005 è iniziato il suo secondo mandato.
Il parlamento croato (Hrvatski Sabor) è un organismo legislativo unicamerale con al massimo 160 rappresentanti, eletti dal popolo per periodi di quattro anni. Il Sabor si riunisce per due periodi annuali--dal 15 gennaio al 15 luglio, e dal 15 settembre al 15 dicembre[citazione necessaria].
Il governo (Vlada) ha il suo capo nella persona del primo ministro, il quale ha quattro vice primi ministri e 15 ministri veri e propri, con mansioni relative a particolari settori o attività. Il ramo operativo del governo si occupa di proporre le leggi e del bilancio, del potere esecutivo, nonché della politica interna ed estera del Paese.
La Croazia ha un sistema giuridico consistente in: Corte Suprema, tribunali delle varie contee, e tribunali di città. La Corte Costituzionale si occupa di questioni relative alla Costituzione.
Il 13 gennaio 1992, il Vaticano fu il primo a riconoscere la Repubblica croata, seguito due giorni dopo dalla Germania.
[modifica] Economia
L'economia croata si basa prevalentemente sul terziario e sull'industria leggera. Il turismo riveste un'importanza crescente negli anni. Il PIL pro-capite del 2007 era di 15.355 dollari americani.
L'organizzazione economica croata è attualmente post-comunista. Alla fine degli anni ottanta, all'inizio del processo di transizione verso il capitalismo, il sistema versava in buone condizioni, poi seriamente peggiorate a causa della de-industrializzazione e dei danni della guerra. A peggiorare lo stato delle cose contribuirono una forte disoccupazione e l'insufficienza delle riforme economiche. In particolare, preoccupanti erano la stasi del sistema giudiziario e l'inefficienza della pubblica amministrazione (soprattutto in materia di proprietà privata della terra).
Negli ultimi anni il paese ha conosciuto una forte crescita economica e si è preparato all'ingresso nell'Unione Europea, la quale rappresenta il suo principale partner commerciale.
Nel febbraio 2005, la Croazia ha sottoscritto il Patto di Stabilità, Crescita e Sviluppo dell'UE e ha fatto sostanziali passi in avanti verso la completa adesione. Le autorità di Zagabria prevedono una forte crescita economica nei prossimi anni, considerando che attualmente il paese soffre a causa del deficit della bilancia commerciale e del debito pubblico. Alcune grandi compagnie commerciali hanno già beneficiato della liberalizzazione del mercato croato, mentre si attende una forte espansione della produzione grazie ad un incremento degli investimenti.
[modifica] Trasporti
Uno dei settori che ha visto maggiore sviluppo a partire dall'indipendenza è indubbiamente quello dei trasporti, in particolare la costruzione di autostrade e superstrade.
Oltre all'indubbia importanza che per un'economia basata sul turismo riveste la disponibilità di una efficiente rete di comunicazione, a spingere in questa direzione hanno contribuito potentemente anche fattori storico-nazionalistici. L'interruzione, negli anni settanta della costruzione dell'autostrada Zagabria-Spalato, ritenuta dal governo centrale jugoslavo troppo "nazionalistica", a favore del collegamento diretto con Belgrado, aveva lasciato infatti in Croazia forte risentimento. Questo ha fatto sì che nel 2001 venisse lanciato un ambizioso piano di costruzioni autostradali, che vedeva proprio nel completamento del collegamento tra le due città entro il 2005 il suo punto fondamentale. I lavori di costruzione godettero di un costante appoggio popolare, culminato in manifestazioni di giubilo al completamento 26, giugno 2005 dei lavori nei termini previsti [2]. Al termine del 2007 risultano in operatività oltre 1000 km di autostrade (dai poco più di 30 iniziali) che raggiungono i quattro angoli del paese, tutti completati nei termini previsti o con ritardi minimi, ed è in programma di raggiungere entro il duemiladieci i 1500 km complessivi[3]. A questo si aggiunga poi che i lavori sono stati giudicati da osservatori internazionali di eccellente fattura e modernità, portando anche a riconoscimenti prestigiosi[4].
Analoghi investimenti sono in corso in altri settori del comparto, in particolare in quello delle ferrovie, attualmente il più arretrato ed il più danneggiato dalla dissoluzione dello stato jugoslavo.
[modifica] Aziende degne di menzione
[modifica] Ambiente
La superficie complessiva delle aree protette del paese è pari a 532.063,35 [6]ettari, pari al 6,07% dell'intera superficie e al 9,40% della superficie di terraferma. I parchi nazionali sono otto mentre i i parchi naturali sono dieci, vi sono inoltre numerosissime altre aree protette[7], i parchi nazionali sono:
- Parco nazionale dei laghi di Plitvice che comprende i Laghi di Plitvice (inclusi nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO)
- Parco nazionale Paklenica]] [[Paklenica, un cañon nel massiccio centrale del Velebit
- Parco nazionale di Brioni che comprende l'arcipelago di Brioni
- Parco nazionale Risnjak, un massiccio montano nel Gorski Kotar
- Parco nazionale Krka che comprende il fiume Cherca (Krka)
- Parco nazionale delle Incoronate
- Parco nazionale Velebit settentrionale
- Parco nazionale Mljet che comprende l'isola di Meleda (Mljet)
[modifica] Flora
[modifica] Fauna
[modifica] Riserve idriche
Secondo le analisi della FAO la Croazia fa parte dei 30 stati mondiali più ricchi d'acqua collocandosi al terzo posto nella classifica europea con un totale di 32.818 m³ di riserve d'acqua rinnovabili pro capite/anno[8]. Il Rapporto Mondiale sullo Sviluppo Idrico (World Water Development Report) delle Nazioni Unite stima le riserve a 23.890 m³ pro capite/anno. [9]
[modifica] Eventi culturali
- "Dubrovačke ljetne igre" (Il "Festival estivo di Ragusa") - con rappresentazioni di gruppi teatrali e musicali (luglio-agosto)
- "Međunarodni festival djeteta - Sebenico" (Il "Festival internazionale dei bambini - Sebenico") (giugno)
- "Festival dalmatinske šansone - Sebenico)" (Il "Festival della canzone Dalmata - Sebenico") (luglio)
- "Đakovački vezovi" (I ricami di Đakovo) - festival incentrato sul patrimonio culturale folclorico della regione della Slavonia (luglio)
- Serate musicali di Grisignana (ribattezzata Grožnjan)
- "Picokijada" - festival del folclore
- "Festival estivo di Veglia" (luglio-agosto)
- Serate musicali di Ossero sull'isola di Cherso (luglio-agosto)
- "Sinjska alka" ("L' Alka" di Sinj) - giostra/torneo cavalleresco
- "Splitsko ljeto" (L'estate di Spalato) - Festival di Spalato con gruppi teatrali e musicali (luglio-agosto)
- Festival internazionale del bambino di Sebenico (luglio-agosto)
- "Barokne večeri" (Serate barocche) di Varaždin (settembre-ottobre)
- Festival dell'attore - regione di Vukovar-Srijem (maggio)
- "Vinkovačke jeseni" ("Gli "Incontri autunnali di Vinkovci") - rassegna di folclore della Slavonia (settembre)
- "Eurokaz" - festival internazionale di teatro alternativo, Zagreb/Zagabria (giugno-luglio)
- "Međunarodna smotra folklora" (Rassegna internazionale di folclore)- Zagreb/Zagabria (luglio)
- Biennale di musica contemporanea - Zagreb/Zagabria (aprile)
- Festival del teatro di burattini "PIF" - Zagreb/Zagabria (agosto-settembre)
- Festival mondiale di animazione - Zagreb/Zagabria (giugno)
- I carnevali delle città dell'Istria e del litorale (febbraio)
- Motovun Film Festival - Montona d'Istria (luglio)
- Jazz is Back - Grisignana (agosto)
- "Glumci u Zagvozdu" (Gli attori nel Zagvozd) - Zagvozd (vicino a Makarska)
- "Špancir-fest" - festival a Varaždin
- "Brodsko kolo" - rassegna di folclore della Slavonia a Slavonski Brod (giugno)
[modifica] Cucina
[modifica] Piatti antichi
Gastronomia Croata
La cucina croata è molto variopinta ed è proprio per questo, conosciuta di più sotto le sue denominazioni regionali. Le sue radici le ha già nel periodo preslavo ed antico. La differenza nella scelta degli ingredienti e della preparazione di essi viene accentuata soprattutto se si paragona la parte continentale con quella marittima. Per la cucina continentale, le basi sono state gettate dalla cucina preslava e dai contatti, molto più recenti, con cucine più conosciute e rinomate - quella ungherese, viennese e turca. Le regioni della costa sono caratterizzate dagli influssi dei Greci, Romani, Illiri e più tardi anche dalle cucine italiana e francese.
[modifica] Note
- ^ a b c d e World Factbook - Croatia
- ^ Zagabria - Sito Ufficiale
- ^ a b Ente Nazionale Croato per il Turismo
- ^ a b Sito di Tomislv Jonjic giornalista, politico e storico croato
- ^ sito ufficiale del governo croato per il ritorno degli esuli
- ^ www.parks.it
- ^ United Nations Environment Programme
- ^ Geografija.hr, „Voda: resurs 21. stoljeća“ (kroatisch)
- ^ Rapporto Mondiale sullo Sviluppo Idrico, marzo 2006
[modifica] Bibliografia
Jelcic Dubravko Storia della letteratura croata Editore Guépard Noir, 2005 ISBN 88-901708-9-1 -
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Croazia
[modifica] Collegamenti esterni
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- Ente Nazionale per il Turismo Croato
- (IT) Guida turistica della Croazia di Wikivoyage
- (HR) Sito Ufficiale del Governo
- (IT) Croazia info
- La cartina interattiva della Croazia
- Turismo Croato
- Osservatorio sui Balcani
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