Accordi di Schengen
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Categorie: Politica, Diritto |
Con gli accordi di Schengen si fa riferimento a un trattato che coinvolge sia alcuni Stati membri dell'Unione europea sia stati terzi. Gli accordi, inizialmente nati al di fuori della normativa UE, ne divennero parte con il Trattato di Amsterdam, e vennero integrati dal Trattato sull'Unione europea (meglio noto come Trattato di Maastricht). Gli stati membri che non fanno parte dell'"area Schengen" (nome con cui i paesi membri del trattato in questione indicano l'insieme dei territori su cui il trattato stesso è applicato) sono il Regno Unito e l'Irlanda, in base a una clausola di opt-out. Gli stati terzi che partecipano a Schengen sono Islanda, Norvegia e Svizzera: un totale di 28 stati europei aderisce quindi allo Spazio Schengen.
Fra questi, quattro (Cipro, la Svizzera, la Romania e la Bulgaria) non hanno ancora attuato nella pratica tutti gli accorgimenti tecnici necessari per aderire all'area Schengen, e pertanto, in via provvisoria, mantengono tuttora i controlli alla frontiera.
Si può definire Schengen come una cooperazione rafforzata all'interno dell'Unione europea.
Indice |
[modifica] Obiettivi
- Abolizione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne dello spazio Schengen
- Rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen
- Collaborazione delle forze di polizia e possibilità di queste di intervenire in alcuni casi anche oltre i propri confini (per esempio durante gli inseguimenti di malavitosi)
- Coordinamento degli stati nella lotta alla criminalità organizzata di rilevanza internazionale (per esempio mafia, traffico d'armi, droga, immigrazione clandestina)
- Integrazione delle banche dati delle forze di polizia (il Sistema di informazione Schengen, detto anche SIS)
[modifica] Storia
Gli accordi vennero firmati il 14 giugno 1985 a Schengen, cittadina del Lussemburgo, inizialmente da solo cinque Stati membri della allora CEE, vista l'impossibilità di giungere ad un accordo sulla libera circolazione delle persone in sede CEE: Belgio, Francia, Lussemburgo, Germania e Paesi Bassi. Dopo il primo accordo tra i cinque paesi fondatori, è stata elaborata una convenzione, firmata il 19 giugno 1990 ed entrata in vigore nel 1995.
Successivamente vi aderirono altri stati dell'Unione europea: l'Italia (il 27 novembre 1990), il Portogallo e la Spagna (entrambi il 25 giugno 1992), la Grecia (il 6 novembre 1992), l'Austria (il 28 aprile 1995). Dal 19 dicembre 1996 i contenuti degli accordi vengono applicati anche a due Stati (Norvegia e Islanda) non facente parte dell'Unione europea, in quanto questi facevano parte dell'Unione nordica che prevedeva norme simili per i paesi scandinavi, tre dei quali facevano ormai parte dell'Unione europea. Con l'approvazione del referendum del 5 giugno 2005, anche la Svizzera, che non fa parte dell'Unione europea, entra a far parte dell'area Schengen.
I nuovi paesi membri UE dal 2004 e dal 2007 sono obbligati ad entrare nello spazio Schengen, ma per due motivi l'accordo non è ancora entrato in vigore: gli altri paesi UE hanno ottenuto un periodo transitorio prima di avviare la libera circolazione delle persone, inoltre i nuovi paesi membri devono dotarsi di tutte le infrastrutture adeguate ad implementare il sistema di informazione Schengen.
Il Regno Unito e la Repubblica d'Irlanda non hanno aderito al Trattato di Schengen per svariati motivi:
- hanno leggi di immigrazione (in particolare il Regno Unito) differenti e molto più permissive rispetto al resto d'Europa;
- gli organismi di controllo passaporti non sono forze di polizia (sono personale civile con poteri limitati), le frontiere esterne Schengen devono essere gestite da polizia o polizia militare;
- i due paesi applicano già il Common Travel Area che rimuove le frontiere tra di loro. Se uno di loro volesse entrare nel Trattato di Schengen dovrebbero mettersi d'accordo;
- entrambi i Parlamenti hanno avuto seri dubbi sul funzionamento di Schengen.
[modifica] Organismi
La cooperazione intergovernativa era gestita da un Comitato Esecutivo, dotato di Segretariato. La firma del Trattato di Amsterdam nel 1997 ha portato all'integrazione degli accordi di Schengen nell'Acquis comunitario, attraverso un protocollo addizionale. Dal 1 maggio 1999 quindi il Consiglio dell'Unione europea è subentrato al comitato esecutivo istituito dagli accordi di Schengen. Dal 1999 quindi, gli Stati che divengono membri dell'Unione europea sono vincolati a recepire nella totalità l'acquis di Schengen, sebbene le sue disposizioni vengano applicate gradatamente.
In Italia l'organo preposto al controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen è il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
[modifica] Entrata in vigore
L'entrata in vigore di questi accordi è stata graduale, in quanto dovevano essere rispettati da parte degli Stati aderenti precisi requisiti sia normativi che tecnici.
Stati | Membro da: | In vigore da: |
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4 giugno 1985 | 26 marzo 1995 |
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25 giugno 1992 | |
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27 novembre 1990 | 26 ottobre 1997 |
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28 aprile 1995 | 1 aprile 1998 |
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6 novembre 1992 | 26 marzo 2000 |
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19 dicembre 1996 | 25 marzo 2001 |
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1 maggio 2004 | 21 dicembre 2007[1] (confini terrestri e marittimi) 29 marzo 2008 (aeroporti) |
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16 ottobre 2004 | 1 novembre 2008 |
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1 maggio 2004 | (2009) |
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1 gennaio 2007 | (2011) |
Il 21 dicembre 2007 sono entrati nello spazio Schengen nove dei dieci paesi entrati nella UE nel 2004 (resta fuori Cipro). A partire da tale data sono stati rimossi i controlli di frontiera terrestri e marittimi, quelli negli aeroporti di tali paesi, però, potranno essere mantenuti fino al 28 marzo 2008, dopodiché dovranno essere comunque rimossi. Tale proroga è stata concessa per dar modo di riorganizzare gli scali aerei.
L'eliminazione di ogni controllo di dogana sarà oggetto di ulteriori determinazioni dei ministri degli interni dei paesi UE. All'appello mancheranno ancora Romania e Bulgaria entrati nell'Unione europea nel 2007. La Svizzera, che non fa parte dell'Unione Europea, dovrebbe entrare il 1° novembre 2008, dopo i campionati di calcio europei.
Islanda e Norvegia non fanno parte dell'Unione Europea, ma insieme a Danimarca, Finlandia e Svezia fanno parte dell'Unione nordica dei passaporti che aderisce allo spazio Schengen.
[modifica] Critiche
Le critiche maggiori al funzionamento di Schengen sono le seguenti:
- Ogni paese facente parte del trattato ha i propri permessi di soggiorno che in teoria non permetterebbero l'espatrio, salvo quanto previsto dal trattato stesso che assicura la validità del permesso di soggiorno per la libera circolazione all'interno dello spazio di Schengen. Questo purché si effettui una dichiarazione di presenza nello stato in cui l'individuo si trasferisce entro 60 giorni dall'arrivo e per un soggiorno massimo di 90 giorni totali. A causa della mancanza di frontiere vi sono dubbi che questa regola sia effettivamente applicabile.[citazione necessaria]
- Da quando vi è Schengen le agenzie di dogana (in Italia Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza) hanno più difficoltà ad applicare le norme sulle merci importate, in quanto i passeggeri transitati nei vari hub europei arrivano nella zona Schengen degli aeroporti di destinazione (dove i controlli sono molto più limitati in quanto è la zona di arrivo condivisa dai voli nazionali).[citazione necessaria]
- Vi sono differenze (anche notevoli) sul piano normativo fra i differenti paesi facenti parte di Schengen. Ad esempio in Olanda le droghe cosiddette leggere sono libere mentre in altri Paesi no, e senza frontiere è molto più difficile fare controlli.[citazione necessaria]
- Se una persona di cittadinanza extraeuropea, non appartenente agli stati membri, vuole entrare in un paese UE dell'area Schengen passando per un altro paese membro UE, saranno le autorità del secondo paese a operare le procedure di controllo e di verifica dei passaporti, applicando le regole previste dal trattato e le proprie leggi che, in alcuni casi, possono differire rispetto a quelle del paese di destinazione.[citazione necessaria]
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
- Unione europea
- Unione nordica dei passaporti
- Opt-out nell'Unione europea
- Cooperazione rafforzata
- Legge sulla privacy
[modifica] Altri progetti
Wikisource contiene opere originali sugli Accordi di Schengen
[modifica] Collegamenti esterni
- approfondimento/1 - camera.it
- approfondimento/2 - europa.eu.int
- approfondimento/3 - stranieriinitalia.it
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