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Riusciamo sempre a salvarci per il rotto della cuffia, fidando nella buona o nella cattiva sorte degli altri.
Così l’Italia ha passato il turno agli Europei, dopo aver fatto una figura di melma con l’Olanda e dopo aver pietosamente pareggiato con la Romania (anche se un gol era valido, l’arbitro era palesemente contro di noi, avevamo il vento a sfavore, Saturno contrario e il chakra chiuso).
La vittoria poteva non bastare, ed è bastata non certo perché sia stata brava l’Italia, ma perché è stata brava l’Olanda.
Torneremo a casa con le pive nel sacco, anche se Pirlo ha segnato un gol su rigore, anche perché il suddetto pirla si è fatto ammonire e salterà l’incontro con la Spagna.
Ma come sempre sarà sempre colpa di qualcun altro e i giornalisti potranno sempre dire che ne siamo usciti a testa alta. E io ripenso alla semifinale tra Italia e Germania ai mondiali del 70, quando vincemmo 4-3. Davvero.