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La ASCOM (Associazione dei Commercianti) di Padova ha deciso di citare in giudizio la compagnia telefonica Wind .
Secondo quanto informa il quotidiano "Il Gazzettino" in un articolo di Michelangelo Cecchetto, i nomi dei commercianti che hanno deciso di passare a Wind come operatore di telefonia fissa si sarebbero visti depennare dall’elenco telefonico, con conseguente danno per l’immagine e la visibilità.
Il legale dell’Associazione Francesco Barbierato ha annunciato una richiesta di indennizzo dei danni subiti pari a 5 euro per ogni giorno di mancata pubblicazione, lamentando la mancata risposta da parte di Wind alle reiterate proteste degli assistiti.
Fin qui i fatti, che non lasciano del tutto convinti. In primo luogo c’è da osservare che l’elenco degli abbonati al telefono (il volume cartaceo più o meno corposo che siamo abituati a consultare in casa) non è un elenco di tutti coloro che hanno un numero telefonico, ma di quanti, abbonati a Telecom Italia, desiderino far pubblicare il proprio nominativo, indirizzo e recapito.
Per essere inseriti nell’elenco abbonati, dunque, bisogna essere in primo luogo d’accordo (e mi pare sia questa la posizione dell’Ascom di Padova) e anche abbonati a Telecom. Risulterebbe, infatti, quanto meno strano che il titolare di un numero Fastweb pretenda di essere inserito nell’elenco del telefono.
Ciò premesso, è altamente probabile (ma l’Ascom di Padova non lo chiarisce, né la stampa locale è più precisa a riguardo) che i commercianti in questione, usufruendo di qualche offerta sicuramente allettante, abbiano optato per il passaggio a Wind come operatore predefinito e che in virtù di questo passaggio, Telecom abbia deciso di depennare i loro nominativi all’elenco abbonati. In questo caso, però, occorrerebbe rivolgersi a Telecom e non a Wind.
Il caso, certamente unico in Italia per la sua singolarità, è appena aperto. Non ci resta che seguirne gli sviluppi.