Vittorio Emanuele II era “superdotato”. Ce lo conferma Wikipedia.

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vittemanii

Lo dico sempre che l’uso migliore che si può fare di Wikipedia è quello di leggerla. Così, come si leggerebbe un giornale. O un temino scolastico. Ci si trovano delle cose che hanno dell’incredibile, che sono lì, sul testo, scritte, affidate all’eternità (o, si veda il caso, alla provvisoria precarietà) del web e sembra addirittura che i wikipediani ne vadano orgogliosi.

Prendiamo, ad esempio, la voce su Vittorio Emanuele II. Sono andato a vederla l’altro giorno e pare proprio che ci sia tutto: infanzia e giovinezza, i primi anni di regno, la fine della prima guerra di indipendenza, i moti di Genova, una lunga dissertazzione sul concetto di re gentiluomo, e bravo il Savoia!

Ma nella sezione della vita privata, che è quella un po’ più pruriginosetta, alla fine, si legge:

Lo scrittore Carlo Dossi, nel diario “Note azzurre”, affermava che il re vivesse smodatamente le passioni sessuali e che fosse superdotato.

Una notizia stupefacente. Come potremmo vivere senza conoscere questo dettaglio fondamentale della vita e della personalità di Sua Maestà? Evidentemente  ci deve essere stato un dibattito notevolissimo e lunghissimo sull’argomento. Immagino che i solerti wikipediani si siano presi a mazzate (verbali, si capisce) per disquisire se questa notizia (ripeto, essenziale per il sapere umano) sia o no da ritenersi “enciclopedica”. E alla fine, visto che la troviamo in bella mostra sulla voce, immagino che sì, devono proprio averla ritenuta enciclopedica. E ad andare a guardare pare proprio che non ci abbiano discusso sopra più di tanto. Vuoi mettere? Il Re era “superdotato” e questa è una nozione fondamentale in un’enciclopedia. Visto, si pubblichi.

Ma il wikipediano medio potrebbe fare un’obiezione all’obiezione: “Questa non è una notizia data da Wikipedia, è un dato riportato dall’opera dello scrittore Carlo Dossi. Abbiamo messo la fonte, dunque, di per sé, il dato è enciclopedico e di interesse generale.”

Intanto bisogna dire che non tutto ciò che ha una fonte (o che trovo da qualche parte -libri, giornali, web-) è utilizzabile, e poi bisogna vedere se quella notizia, quel dato, quell’informazione siano o no interessanti o possano ben definire l’argomento di cui si tratta. E nel caso di Vittorio Emanuele II la risposta è no, anche se quella notizia è stata riportata da Carlo Dossi. Che valore aggiunto ho alla figura del monarca se so che aveva una esuberanza sessuale notevole? Saranno ben stati affari suoi. E invece no, vince la pruderie, o, meglio, la sciatteria di voler dire tutto ciò di cui si è a conoscenza a tutti i costi, perché evidentemente, per i wikipediano una voce più notizie contiene e più vale.

Ne troveremo altre di perle simili. Questa è solo quella che Wikipedia mi ha fatto trovare sotto l’albero di Natale.