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Solo gli imbecilli non riconoscono che Linux ti cambia la vita. Infatti il mondo è pieno di imbecilli.
E’ mia chiarissima e immarcescibile opinione che usare Linux non ti cambia solo il PC, ma prima ti riformatta a basso livello la testa, poi la invade di una filosofia benefica ancorché ostica, e poi ti fa ripartire più incazzato di prima. La mia incazzatura, per esempio, è quella che riguarda la domanda “Ma perché la pubblica amministrazione deve spendere fiumi di denaro per comprare sistemi operativi proprietari a pagamento quando ce ne sono di ottimi e gratis??”
Detto questo sia lode a chi ha inventato le distribuzioni live di quelli che un imbecille che ho conosciuto chiamava “i dialetti di Linux” (ma i dialetti di cosa? Della tu’ mamma in cariola!). Per intenderci le distribuzioni live sono delle particolari installazioni di Linux su supporti removibili che permettono di provarle anche senza partizionare l’hard disk e installare Linux ex novo (ché difatti non sapete come si fa, e allora è per questo che avete bisogno delle distribuzioni live, razza di infingardi!). Che so, potete installare una distribuzione live su un DVD o un CD ROM (è il caso più comune), dopo averlo masterizzato da un qualsiasi file .ISO disponibile in rete. Occhio che ho trovato gente che sul CD ha masterizzato FISICAMENTE il file .iso e poi ha anche preteso che gli funzionasse. Fatto questo basta settare il PC in modo che il boot principii dal CD o dal DVD e il gioco è fatto. Se non avete voglia di vuotarvici i coglioni (certo ce n’avete uno d’artìoli!!) spesso in edicola appaiono dischi con la live già installata.
Ora io non usavo le distribuzioni live su CD per un semplice e pratico motivo, anzi due: erano troppo lente (un lettore DVD in genere segue il PC dalla nascita allo sfasciacarrozze, per cui quello che avete diventa estremamente vetusto in poco tempo, visto il progredirre della velocità di lettura offerta da un lettore di media qualità) e poi non si poteva scrivere nulla (ovvio!) sul supporto. Per cui la distribuzione si poteva solo provare, non ci si poteva fare molto di più.
Adesso c’è la possibilità di installare lo stesso sistema anche su chiavette USB. E’ semplicissimo (se ci sono riuscito io è segno che è VERAMENTE facile), voi vi portate dietro il vostro Linux e potete usarlo su qualsiasi computer. Che so, sul lavoro, per esempio: inserite la chiavetta, quella si autoesegue (questo tipo di distribuzioni su chiavetta viaggiano abbastanza più veloci) e voi lavorate senza compromettere minimamente la macchina. Oppure a casa del vostro migliore amico (Baluganti Ampelio): quello ha sull’hard disk quintalate di filmini porno? Nessun problema, voi sulla vostra chiavetta avete il vostro bel sistemino, e se vi girano i coglioni ci mettete anche una copia dei testi sacri. Spegnete il computer, tirate via la chiavetta, e la macchina una volta riaccesa è di nuovo pronta per le visualizzazioni di Sodoma e Gomorra.
Per l’occasione, e per provare più distribuzioni e vedere quale possa fare al caso mio (io sono un old fashioned dell’informatica, la versione di Linux più recente che ho installato è la 9.10!!) ho comprato due chiavette su Amazon. 4,50 euro ciascuna. La mia libertà vale 4,50 euro e con 9 euro la raddoppio. Mi sembra decisamente un ottimo prezzo.