La Boldrini, le molestie, la diffamazione e la rete

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da: www.lastampa.it

Dunque la Boldrini, da quando è stata eletta Presidente della Camera, avrebbe ricevuto un numero significativo di messaggi telematici di minaccia e/o a sfondo sessuale.

Ha buttato lì una considerazione sull’opportunità di nuove regole, ma non si è capito bene se queste nuove regole devono essere studiate espressamente per la rete o per il reato di stalking.
In ogni caso è un flop, perché parte dal concetto (tragicamente sbagliato) che la rete non sia regolamentata. Per la rete valgono le stesse regole già presenti nei codici della società civile. I reati di minacce e diffamazione, nonché quello di molestie (anche sessuali) si possono commettere (anche) tramite la rete.
Quindi si va dal magistrato e si presenta una querela (viceversa questi reati non possono essere perseguiti).
Se poi si ritiene che le leggi attualmente in vigore non siano adeguate per tutelarci c’è il Parlamento in cui si può discutere in maniera democratica se inasprire le pene o meno o se inserire nuove fattispecie di reato. E la Boldrini è, si veda il caso, la Presidente di uno dei due rami del Parlamento.

E chissà in quale àlveo dorato hanno vissuto i nostri parlamentari, che hanno così tanta paura della rete da voler intervenire sui reati commessi suo tramite. L’odore di censura comunque c’è. E si sa che ciò che non si conosce ci sfugge e allora bisogna pure ingabbiarlo in qualche modo, perché ciò che non si conosce ci fa paura.
E allora si può concepire tranquillamente una critica come un’ingiuria perché il solo fatto che venga diffusa con un mezzo a noi sconosciuto ce la fa ingigantire e vivere in modo abnorne.

Oggi, tra l’altro, è la giornata mondiale della libertà di stampa. Ma ce ne siamo tranquillamente dimenticati (già, come sarà???).

Rischia 121 anni lo stalker che pubblicò le foto “intime” di Scarlett Johansson

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Sul desktop del Pc ho trovato un paio di quelle che io chiamo, normalmente, “notizie K”.

Le “notizie K” sono quelle news e quelle riflessioni che, leggendo qua e là i giornali on line, mi colpiscono e che metto da parte per farci un post nei momenti di magra. Come la “razione K”, appunto. Son cose che servono per tirare avanti, come le scatole di pelati di riserva nelle dispense. O le scatolette di tonno. O quelle di fagioli. Che se le hai tutte e due fai tonno e fagioli, la classica “cena dei becchi” e vai a letto cornuto e contento.

Solo che le notizie, a differenza delle scatolette di fagioli e di tonno (e, probabilmente, anche a differenza delle “razioni K”) ogni tanto scadono. Non è che non siano più buone (come quei cibi su cui è scritto “consumare preferibilmente entro il…”) solo che non le usi più.

Per esempio, tempo fa era apparsa la notizia dell’arresto di un hacker che, penetrando nello smartphone di Scarlett Johansson, aveva rubato alcuni scatti intimi che l’attrice, Dio la benedica, si era fatta in bagno o a letto a beneficio suo, o del fidanzato, o di chissà chi. Il tutto è avvenuto a Los Angeles. L’arrestato, che è anche accusato di stalking, rischia ora 121 anni di carcere per aver divulgato le foto dell’attrice (sempre che Dio le conservi la mamma che l’ha partorita!) in pose diciamo non proprio da educanda.

Nulla di esagerato, ci mancherebbe altro, si vede che anche gli attori conervano un po’ di pudore quando devono scambiarsi queste cosine qui.

Ora, voglio dire 121 anni di carcere per aver divulgato la Johansson NUDA?? Ma in Italia come minimo qualche giudice avrebbe applicato l’attenuante di aver agito per nobili finalità di utilità sociale, come gli ammutinati di Schettino.

Oltre un secolo di galera per un po’ di gnocca… Oltretutto in fotografia.

Lo Stalking e’ reato, ecco il testo di legge

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Art. 1.

(Modifiche al codice penale).

1. Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:

a) Salvo che il fatto costituisca più grave reato,dopo l’articolo 612 è inserito il seguente: 

«Art. 612-bis. – (Atti persecutori). – È punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero a costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. Continua la lettura di “Lo Stalking e’ reato, ecco il testo di legge”