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L’alunna, una bambina di scuola primaria, subiva violenze in famiglia. L’insegnante, insospettita vedendo continuamente lividi alle gambe della piccola, e assistendo a continui pianti in classe ne parla con la preside. Una volta, due volte, tre volte, varie volte. Ma non succede nulla. Allora decide di agire per conto proprio e di denunciare alle forze dell’ordine quello che ha visto. Mal gliene incolse perché la sua dirigente scolastica l’ha sospesa per un giorno senza paga per aver violato il segreto d’ufficio e aver arrecato un danno d’immagine alla scuola. “La bambina era in pericolo e ho deciso di agire secondo coscienza“, ha riferito la docente alla stampa locale. Il tribunale di Pavia ha revocato la sospensione e ha invitato la dirigente scolastica a rifondere la cifra di 75 euro alla docente, pari alla retribuzione di un giorno. Il procedimento è stato aggiornato al prossimo mese di dicembre.