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Soldi
Zopa e la soluzione ai provvedimenti della Banca d’Italia
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E’ passato ormai un mese dal decreto di cancellazione di Zopa. Nonostante ci sia agosto di mezzo, ci stiamo impegnando al massimo affinché Zopa possa riprendere la sua attività, la community sia tutelata nei suoi interessi e possa tornare a praticare il social lending con l’entusiasmo di prima e ancor maggior fiducia.
Come vi è ormai ben chiaro, le contestazioni di Banca d’Italia sono relative alla titolarità del Conto Prestatori Zopa. La soluzione a questo problema, da noi già prospettata a Banca d’Italia, è l’apertura di un conto di moneta elettronica intestato a ogni singolo Prestatore. Si tratta di un’operazione semplice e senza costi per il Prestatore che richiede però un breve periodo di messa a punto della piattaforma tecnologica e dei processi operativi di Zopa. Abbiamo già iniziato a lavorare con il partner prescelto e contiamo di essere pronti in settembre.
Infine una nota operativa: quest’anno il team di Zopa si merita una settimana di tregua, i nostri uffici resteranno chiusi dal 17 al 23 agosto. Tutte le procedure di ripagamento rate restano però attive, così come richieste urgenti inviate via mail saranno evase.
Vi manderemo un aggiornamento entro metà settembre, quando saranno maturati una serie di fatti importanti per Zopa e la community.
Maurizio Sella
Amministratore Delegato Zopa Italia SpA
Zopa.it: istruzioni e consigli per l’uso
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Vi avevo promesso ieri che vi avrei parlato di zopa.it, come fonte alternativa di investimento. Mi sembra comodo, abbastanza facile, sufficientemente etico da essere preso in considerazione.
Si tratta di una piattaforma che permette il prestito tra privati a tassi di interesse piuttosto convenienti e senz’altro superiori a quelli dei conti di deposito o dei titoli di Stato. E’ ovvio che conviene investirci piccole cifre e non l’intero capitale accumulato in una vita.
Risponde all’indirizzo www.zopa.it, per iscrivervi avete bisogno di un nickname, una casella di posta elettronica, le coordinate di un conto corrente bancario tradizionale (dovreste averlo, no?) e una stampantina per i moduli che poi rimanderete via fax firmati, per poter avere l’account e diventare dei prestatori.
A chi prestate? A gente come voi che ha bisogno di determinate cifre per ristrutturare casa, comprare il televisore al plasma, curarsi i denti, sbarazzarsi di prestiti contratti con finanziarie-strozzinaggio e chi più ne ha più ne metta (la gente è veramente con l’acqua alla gola, ed è triste vederlo…)
Si comincia con un prestito di 100 euro. Che va beh, chi li ha mai persi, però non sono nemmeno una cosa insostenibile. Successivamente si può andare avanti di 10 euro in 10 euro.
Lo so, ci sono banche che per un bonifico di 10 euro chiedono 1, 2 o anche 5 euro. Sono tre spippolamenti su un computer ed è un’esagerazione. Cambiate banca. Subito. Non scherzo. Ci sono conti correnti on line che non fanno pagare un centesimo per i bonifici, Conto Corrente Arancio è uno di questi, non rende nulla ma non costa neanche nulla, e voi non avete ucciso nessuno. Se non vi fidate dei conti on line, che ci fate con Zopa?
Si versa il denaro che si desidera prestare su un conto corrente fornito da Zopa, e dal vostro account on line decidete voi a quale tasso prestare e per quanto tempo.
Ad esempio, i vostri primi 100 euro potete prestarli a 12, 24, 36 o 48 mesi. Vi consiglio di prestarli a 48 mesi perché, lo ripeto, la gente è indebitata fino agli alluci, quindi ha bisogno di sentirsi tranquillizzata.
I vostri 100 euro iniziali vengono, di volta in volta, spezzettati in "tronconi" di prestito di 10 euro ciascuno. Sono, in realtà, dei microprestiti che vanno a formare la cifra richiesta.
Ad esempio, se l’utente DonZauker richiede a Zopa 30.000 euro da restituire in 48 mesi (in 12, rendetevi conto che non ce la fa…), dei 100 euro che avete messo a disposizione per il prestito 10, o 20 andranno all’utente DonZauker, e così via.
Potete prestare al tasso che vi pare, anche al 10%, ma poi non lamentatevi se il vostro prestito non va a nessuno (è chiaro, mica la gente viene a prendere il denaro al 10% da voi, lo prende al TAEG massimo del 14% da Findomestic, perché va bene essere contraddittori ma bisogna anche farsi un po’ del male, qualche volta).
Ci vuole un po’ di tempo prima di entrare nel "giro" e fare in modo che il vostro capitale iniziale venga effettivamente prestato, ma poi, se non siete stati esosi, ci si arriva abbastanza bene, e puntualmente riceverete le rate mensili (fino a tre volte al mese, a seconda della scadenza) di tutte le frazioni da 10 euro che avete prestato.
Dovrete pagare una commissione menzile a Zopa, pari all’1% annuo di quanto avete effettivamente prestato.
Poi ci sono le ritenute d’acconto. Dovete dichiarare i proventi di Zopa.it al fisco italiano perché sono redditi da capitale e perché non è bello evadere le tasse.
Al netto di tutto, vi rimangono comunque dei bei soldini.
Poi mi rammentate.