Genitore 1 e genitore 2: Presentate il vostro nuovo partner in segreteria!

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Una volta, sui libretti delle giustificazioni scolastici, c’era lo spazio riservato alla “firma del padre o chi ne fa le veci”.

Formula austera, fondamentalmente seriosa, ma assai democratica.

Voleva dire che se avevi preso l’influenza e quella sera tuo padre lavorava o era stanco morto poteva firmare tua madre. E se nemmeno lei era disponibile, ci potevano pensare i tuoi zii, i tuoi nonni, tuo fratello maggiorenne. Insomma, chi faceva le veci del padre all’interno della famiglia, ecco.

Che poi “fare le veci” poteva essere anche una azione temporanea. Voleva dire: adesso i tuoi non ci sono, ti ho in custodia io, ergo ti firmo la giustificazione. Oppure: sei stato malato, i tuoi lavoravano ti ho curato io  (nonna, zia, sorella,) e nessuno meglio di me sa perché non sei andato a scuola.

Adesso una scuola romana, il Liceo Mamiani, ha fatto stampare i nuovi libretti delle giustificazioni con la scritta “Genitore 1” e “Genitore 2”. Per non non discriminare i genitori omosessuali, dicono.

Già. Ma i membri delle coppie omosessuali non possono sentirsi GENITORI e basta, senza numerazione cardinale o, peggio ancora, ordinale??

Genitori non in quanto madre e padre, o uno e due, evidentemente, ma per il ruolo di responsabilità individuale e sociale che hanno nei confronti di un minore.

Qualcuno ha fatto notare che “l’importante, stando al regolamento scolastico, è che la firma riportata nella giustificazione sia la stessa depositata in segreteria”. E c’era bisogno di ristampare tutti i libretti? Bastava controllare un po’ meglio. E perché, poi, da una parte basta una sola firma (in pratica quella del genitore che è venuto a ritirare il libretto quella mattina) mentre dall’altra si numerano addirittura i genitori??

La Dirigente Scolastica, dichiara al Corriere della Sera: «Se un genitore presenta in segreteria il nuovo compagno/a e spiega che è il nuovo genitore acquisito, che si prende cura del ragazzo e che ne condivide la responsabilità, non vedo perché opporsi o creare difficoltà»

Ma questo caso è assai diverso. Prima di tutto non si vede perché un genitore debba andare in segreteria a presentare il nuovo partner. Una persona della propria vita affettiva non deve proprio niente a nessuno.
Una volta ci si fidanzava in casa, oggi ci si rifà una vita nella segreteria della scuola del figlio di uno dei due?
Eh, no, questo non torna.
Se il nuovo compagno volenteroso e partecipe della crescita dell’alunno va a parlare al ricevimento con un insegnante e questi gli sbatte lo liquida con un “Caro signore, cara signora, io non sono proprio tenuto/a a dirle un bel niente!” fa solo bene e solo il suo dovere.
Che poi “nuovo genitore acquisito” ma sulla base di cosa? C’è una sentenza del tribunale (come nel caso delle coppie affidatarie etero- e omosessuali) che stabilisce che quello è il “nuovo genitore” o è “acquisito” sulla base degli sconvolgimenti ormonali? O del fatto che fanno la nanna insieme?? Ma questi sono affari loro che non hanno nessuna attinenza con l’educazione allo studio del figlio di uno dei due.
Bisognerebbe prevedere una figura in segreteria addetta alle presentazioni. Una sorta di burocrate un po’ sessuologo, psicologo, sacerdote, possibilmente iscritto a SEL, che curi il reparto separazioni e riaccasamenti.
Ma ce lo vedere il professore a dire “No, io questa giustificazione non l’accetto perché è firmata da un’altra persona” e quello/a lì a ribattere “Ma no, professore, guardi che il signore è già stato presentato alla segreteria della scuola, è il nuovo compagno della signora Promiscui, che sostituisce il padre attualmente recluso nelle patrie galere per mazzette, ma mi raccomando massima pràivassi!”

E sticazzi??