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“Se i migranti arrivano a migliaia e se ne vanno in giro indisturbati, io perché devo rispettare le regole?”.
(Daniela Santanché)
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“Se i migranti arrivano a migliaia e se ne vanno in giro indisturbati, io perché devo rispettare le regole?”.
(Daniela Santanché)
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Cos’è la polemica sterile e fine a se stessa? Non è il non essere d’accordo, come pensano in tanti (troppi!), ma il costringere l’interlocutore (volente o nolente) a non poter rispondere per il semplice fatto che quell’argomento con esiste.
Prendiamo, per esempio, Daniela Santanché su La7 a “Omnibus” che dice: “Pensate che la sentenza sia giusta e non politica? Abbiate le palle di mettere Berlusconi in galera!”
Lei lo ha detto così. Nel titolo (ma solo nel titolo) il Corriere lo ha sostituito con “coraggio” (chissà perché, visto che si tratta di una citazione riportata da un personaggio pubblico che l’ha pronunciata in televisione), mentre “il Mondo” lo ha più cortesemente messo tra virgolette. Petite politesse solennelle.
Tutti sanno che non si tratta di avere le palle o meno, ma di ordinamento.
Berlusconi è alla sua prima condanna. Tre anni sono stati indultati grazie alla bellissima idea dell’amico Mastella di concedere un indulto che non serviva a niente e a nessuno. Per scontare questa pena residua può (se lo vuole) chiedere gli arresti domiciliari o l’affidamento in prova ai servizi sociali. Se non vuole né gli uni né gli altri va in carcere. E non perché ce lo mandi qualcuno, con le palle o senza, ma perché lo sceglie lui.
E quante palle ci vogliono a stare nella stessa formazione politica di un pregiudicato?
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Apprendo oggi dalla pagina Facebook di tale Giuseppe Civati (ma guarda lì cosa mi tocca fà’), che piace a più di trentamila persone e anche a una mia carissima amica (Giuseppe Civati, non la sua pagina Facebook, ça va sans dire) che il Partito Democratico sarebbe pronto a votare compatto con l’attuale maggioranza di governo (cioè, in estrema sintesi, con il PDL, quindi con se stesso) la candidatura di Daniela Santanchè a vicepresidente della Camera. Due donne, dunque, saranno sedute sul più alto scranno di Montecitorio e probabilmente già dalle prime sedute sarà una sfida all’ultimo foulard di Hermès, al cashmerino più “giusto” e un richiamo per tutti al rispetto nei confronti delle istituzioni. Quello che viene reclamato da chi affermò che Maometto era un poligamo e un pedofilo.
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"La Boccassini è una metastasi della democrazia"
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Evidentemente è convinta che per il popolo italiano le sue esibizioni nell’intimità
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La Signora Daniela Garnero coniugata Santanché (questa moda di farsi chiamare con il cognome del marito deve averla evidentemente presa dalla Sciura Letizia Brichetto Arnaboldi coniugata Moratti) è stata certamente sempre esperta di bon ton, come è possibile evincere dalla foto che accompagna questo post.
Oggi Berlusconi le ha dato della “sberla“, che vuol dire che sì, insomma, è una signora piuttosto avvenente.
Con un linguaggio che rasenta i film-panettone con Boldi e De Sica, e che dimostra una innegabile capacità linguistica di discernere i registri più alti dell’idioma fissati dall’Accademia della Crusca, la Signora Garnero, invece di dargliela lei una sberla di quelle bene affibbiate, che male non gli fanno di certo, ha testualmente replicato: “E’ ossessionato da me. Tanto, non gliela do“.
Però da noi lo vuole tutto. Il voto, s’intende.
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C’è un malcostume in rete, quello di "usare" la banda degli altri.
"In campo informatico e nelle telecomunicazioni, il termine banda indica la quantità di dati che possono essere trasferiti, attraverso una connessione, in un dato periodo di tempo, in analogia con l’ampiezza di banda in campo fisico." (Wikipedia)
Usa la banda degli altri, per esempio, chi invece di mettere a disposizione una fotografia e a linkarla sul suo server, lo fa dai server di provenienza.
Così, finché quella fotografia è disponibile sul server originario, il sito su cui viebne ripubblicata la visualizza a spese del server originale.
E’ una cosa che accade molto frequentemente con i forum, luoghi di comunicazione-spazzatura in cui accadono cose aberranti e in cui la gente scrive di tutto, ovviamente con una quantità industriale di errori di ortografia, perché se no non vale.
valeriodistefano.com è un serverino piccino picciò.
Oltretutto si proccupa di distribuire cosette senza senso come file musicali liberi da diritti d’autore, letteratura, software. "Cultura", insomma. Il forum è solo un angolo ludico di quello che avviene intorno.
"Cultura" è una parola poco o per nientre frequente nei forum, e soprattutto nella testa di chi lo frequenta.
Ora, c’è un forum che si chiama pigrecoemme in cui si parla, evidentemente, di fesserie.
Un tal Rosario che si autoproclama Moderatore (e sticazzi?) nonché "divinità" (di questi ciufoli) del forum, ha pensato bene di inserire un intervento (lo chiamano "post") in cui si chiede, e chiede ai suoi evidentemente interessatissimi lettori se le signore Daniela Santanché e Luana Borgia siano o meno la stessa persona (questione assai discussa, notoriamente, la gente per strada non si chiede altro).
Lo ha fatto linkando una foto dal nostro server:
Dopo qualche minuto il tutto appariva così:
Certo, il forum di pigrecoemme non visualizzerà più le doti della signora Santanché e, soprattutto, i lettori di Rosario non ci capiranno più nulla, ma volete mettere la soddisfazione?
Ah, lo so cosa pensate, "ma il decolté della Santanché è cultura?" Quando lo si prende in giro sì.
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(screenshot: www.corriere.it)