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Non l’ho presa a Natale, non l’ho beccata a gennaio, non ho sentito le nevicate, non ho avuto nulla di nulla mentre la gente intorno a me cadeva per terra dalla spossatezza dell’influenza, o dai sintomi parainfluenzali, o da come caspita si chiamano.
Ed eccola qui, con l’ultimo colpo di coda dell’inverno. Leggera, leggerissima. E, come tutte le influenzette leggere e leggerissime, con una febbriciattola che ti si inchioda lì e non si abbassa. Lo diceva Caterina Caselli che il Carnevale (va-va-và…) finisce male.
La mia temperatura normale è di 36,3-36,4° a 36,7 già comincio a sentire la febbre, a 37° vado in giro per casa come un imbecille e mi rompo i coglioni, oltre che romperli al prossimo.
E c’è gente che magari mi invidierebbe anche ("Ah, beato te che te ne puoi stare al calduccio, a me invece tocca andare a lavorare…").
Per oggi il numero è:
37,1°
(e non si schioda, e no che non si schioda non si schioda…)