“Chi l’ha visto?” e il caso della scomparsa di Ida Russo: era a casa sua

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Su “Chi l’ha visto” tempo fa hanno trasmesso un appello in occasione della scomparsa di Ida Russo che è stata cercata dal 29 marzo all’8-9 aprile scorso per ogni dove, tanto da giustificare la richiesta di intervento di una trasmissione del servizio pubblico televisivo.

Ora Ida Russo è stata, fortunatamente, ritrovata. Sapete dov’era? A casa sua!

La sua famiglia di origine è di Salerno, ma lei ha una casa anche a Campi Bisenzio. E ha un vizio molto brutto Ida Russo, non ha la televisione. O, se ce l’ha, non le interessa “Chi l’ha visto?”. Eh, son robe che non si perdonano, sapete? Cose che non possono passare inosservate. Ma come, tutto il mondo ti cerca, si sono mobilitati carabinieri, polizia, forze dell’ordine, magistratura, e perfino “Chi lha visto?” e TU ti permetti il lusso di startene a casa TUA???
Oltretutto durante questi giorni in cui non ha più dato notizie di sé ha ricevuto anche delle visite. Cioè ci sono persone che L’HANNO VISTA. Cioè, qualcuno la vedeva ma NON quelli che avrebbero dovuto vederla DAVVERO.

Ma come, Dio mio, si allerta tutto l’ambaradàn e in dieci giorni nessuno si sogna di andare a vedere se questa persona, per caso, si trovi nella casa in cui vive?

E ha dovuto anche rilasciare una dichiarazione alla stampa. Una dichiarazione in cui ha detto, in pratica, che lei era lei (cosa lapalissiana, ma, sapete, le cose lapalissiane son sempre le più difficili da mettere in conto) e che sì, si trovava esattamente a casa sua.

Le hanno chiesto dei suoi rapporti con i genitori e la famiglia di origine. E lei è stata estremamente paziente, anche se avrebbe potuto dire “Queste sono cose personali, come vi permettete di venire a ficcare il naso in questi aspetti che non vi riguardano?” Ha detto che ci sono delle “divergenze culturali di opinione”. E che questo l’ha portata ad allontanarsi (del resto è maggiorenne…) e a vivere, guarda caso, a casa sua. Punto.

Siccome ormai i giornali non sapevano più che cosa scrivere, non hanno mica scritto, no, che “Chi l’ha visto?” e tutte le forze dell’ordine coinvolte avevano fatto un buco nell’acqua clamoroso, non cercando la ragazza dove era più logico cercarla, hanno scritto che è dimagrita. E’ dimagrita?? Sì, e allora? E’ importante?? Cosa aggiunge questo dato alla mia conoscenza di cittadino riguardo al fatto, ammesso e non concesso che mi interessi sapere che una persona è a casa sua?

La vera rivoluzione, oggi, è quella di Ida Russo. Niente TV, nessuno spazio per la realtà riprogrammata dai media. Solo la verità più semplice e diretta: io abito da me.

Matteo Renzi a “In mezz’ora”: contro questo e quell’altro

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Ed eccolo lì, il Renzi, dalla Annunziata con il suo bel faccione tempestato d’acne, l’espressione da neo-Pupo, ci mancava solo che intonasse "Su-dinoi… nanna-nannannà", sempre in televisione, è passato dalla "Ruota della Fortuna" con Mike Bongiorno a "In mezz’ora" su Rai Tre, e sempre a difendere gl’interessi bottegai di Firenze, che non è giusto che tengano chiusi i negozi proprio il primo maggio, o cosa ci combina, è la festa del lavoro, mica quella dei quattrini, ma ora ditemi voi, lui non dice mica che i sindacati son troppi, no, figuratevi, dice che son troppi i sindacalisti, e poi che lui è diventato Sindaco di Firenze lavorando, ma che si scherza davvero, questi precari che non hanno nemmeno un progetto e vorrebbero anche mettere bocca sulle sue cenette ad Arcore col Presidente del Consiglio, non può mica essere tutta colpa della politica, voglio dire, bisognerà pure che questi precari del cavolo si mettano un po’ da parte e permettano ai negozi di Via Tornabuoni di strisciare qualche misera carta di credito, ai pizzaioli e alle paninoteche del centro di poter vendere a prezzi stratosferici un boccone di margherita o un hot dog con uno schizzo di senape, sennò ma icché vu’ dite, ma allora davvero davvero un c’è più democrazia in Italia, o cosa ci combina il primo maggio, il primo maggio l’è una festa come tutte l’altre, o se gli salta il tìcche di fare aprire anche a Natale, ma sarà padrone uno di lustrare le vetrine quando cazzo gli pare, senza trovare sempre i precari a mettere bocca su tutto e poi mamma mia i sindacati che li difendono anche, no, no, via, un si pòle rischiare d’andà verso ‘i comunismo, meno male che ‘i Renzi l’è del Partito Democratico, sennò s’andava tutti a piglià’ i pidocchi in piazza San Giovanni a sentì Caparezza…