La QSL dell’Italian Radio Relay Service di Milano, ottenuta per la partecipazione al secondo contest CORAD del 1989. Il primo lo vinsi. Ma ero molto giovane, allora…
Il radioascolto è l’hobby più bello del mondo e tutto il resto va preso di tacco. Infatti i radioascoltatori non parlano mai con quelli che collezionano sottobicchieri da birra, praticano il free-climbing, o, semplicemente, escono con le ragazze nel tempo libero. Sono tollerate attività parallele come la collezione di adesivi di emittenti radiofoniche o, sia pure in maniera minore, la filatelia. Ma sono cose che non vanno dette troppo in giro.
Nel radioascolto siamo tutti uguali ma qualcuno è più uguale di altri. Rivolgendoti a un collega radioascoltatore, ricordati di chiamarlo "Ragioniere", "Dottore", "Professore", "Consigliere", "Proboviro", "Ministro Plenipotenziario", ma soprattutto abbi soggezione di lui. Contribuirai a gonfiare oltremodo il suo ego e lui, in cambio, ti chiamerà "Signor Rossi". Una bella dimostrazione di rispetto!
Quando parli del radioascolto a un amico fai in modo che non ci capisca niente così il tuo interlocutore non sarà tentato dal parteciparvi attivamente e tu non avrai un potenziale rivale che ti possa oscurare.
Non criticare mai nulla di quello che ascolti. Quando scrivi a un’emittente non indignarti del fatto che pratichi l’ignobile arte della propaganda: sono tutti carissimi amici e nessuno è cattivo. Così non avrai noie nelle loro risposte e, soprattutto, non svilupperai idee personali, che nel radioascolto è una caratteristica molto sgradita.
Ricordati di elogiare l’eccellenza della qualità delle trasmissioni che ascolti. In particolare non dimenticarti di fare i complimenti a WYFR – Family Radio per il servizio delle loro news, sempre degne della massima attenzione.
Spedisci sempre gli auguri di Pasqua e Natale soprattutto alle redazioni di quelle emittenti che non li festeggiano. Dimostrerai così di essere disponibile al rispetto degli altri e parteciperai alla costruzione della pace del mondo, che è il fine principale del radioascolto.
Se non ricevi risposta da un’emittente non pensare MAI che sia per il loro disinteresse nei confronti di quello che scrivi!! Anzi, prendi la buona abitudine di pensare che quello che scrivi tu è importante per la conoscenza universale e che nessuno può permettersi il lusso di ignorarlo. Puoi sempre dare la colpa alle poste, o argomentare con sussiego e supponenza della scarsa attenzione nei confronti dell’uditorio da parte di quella stazione, che non si è mai vista una radio che sia fatta per trasmettere programmi e non per mandare adesivi e bandierine a chi glieli richiede, come si permettono?
Quando ascolti il tuo nome citato in un programma sorridi sempre di autocompiacimento. Lo vedi? E’ facile sentirsi importanti, TU sei stato citato dalla redazione italiana perché TU sei importante per loro. Gli ascoltatori hanno ascoltato il TUO nome sulle onde radio, oggi sei TU il protagonista. Ringrazia per gli applausi, te li sei meritati.
Disprezza Internet ogni volta che puoi! Internet è lo strumento del diavolo perché permette a tutti di ascoltare le stazioni lontane in studio quality e questo non va bene. Le onde corte hanno sempre un futuro e internet e le trasmissioni via satellite non possono nulla contro i transistor del Sangean. Internet permette alla gente di parlare e comunicare, come osa?
Non partecipare a forum, mailing list, Facebook o altre iniziative di discussione. Il bravo radioascoltatore, proprio perché tale, mantiene intatta la sua verità e cura personalmente i suoi contatti. Se proprio fa parte di un gruppo on line (ma Internet è lo strumento del diavolo, ricordi?) esprimerà il suo risentimento verso tutti quelli che non lodano Radio Cina Internazionale, limitandosi a esprimere inutili idee personali che non interessano a nessuno e cercando di entrare in quello che loro chiamano "dialogo" e che tu definisci, più giustamente, "polemica".
La Radiodifusion Argentina al Exterior, nel 1983, inviava le proprie comunicazioni con un curioso timbro che diceva "Las Malvinas fueron, son y seran argentinas". Era la guerra, quella delle Falkland. Anche alla radio.
…era la propaganda dell’occidente verso i paesi del blocco comunista. La data dell’ascolto non è riportata ma il timbro postale era del 1990. Continuavano anche e soprattutto dopo la caduta del muro di Berlino.
La cartolina originale di I1AAD, aka Bruno De Vecchis, quarto nominativo ministeriale. E’ veramente storia della radio. E io Bruno lo ascoltai solo due giorni dopo aver ricevuto la licenza da SWL. Lo si può tranquillamente chiamare "culo".