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Il controtendenzismo scientifico che da sempre contraddistingue l’augusto pontificato di Sua Papità Giovanni Razzo 16, è arrivato, in Africa, a negare l’utilità del preservativo per combattere la diffusione dell’AIDS.
Che è un po’ come negare l’efficacia della vitamina C nel combattere l’influenza.
Nel pensiero del Papa c’è qualcosa di antico, anzi, di vecchio: il concetto della salute personale come cura di una malattia, ma senza la minima parvenza del principio della prevenzione. Per Beppe Razzìnga è meglio guarire, non prevenire. Ed è chiaro come il sole che una volta che l’AIDS ce l’hai, non è il preservativo che te lo cura. Ma magari ti aiuta a non prenderlo.
Tra acquesantiere e aspersioni, condanne più o meno velate dello sciamanesimo (perché se la superstizione rende schiavo l’uomo, il preservativo non lo rende certo più libero), il sedicesimo dei benedetti lascia l’Africa con messaggi di fiducia verso il futuro che è sempre più nero ma sempre meno negro.
Che è un po’ come negare l’efficacia della vitamina C nel combattere l’influenza.
Nel pensiero del Papa c’è qualcosa di antico, anzi, di vecchio: il concetto della salute personale come cura di una malattia, ma senza la minima parvenza del principio della prevenzione. Per Beppe Razzìnga è meglio guarire, non prevenire. Ed è chiaro come il sole che una volta che l’AIDS ce l’hai, non è il preservativo che te lo cura. Ma magari ti aiuta a non prenderlo.
Tra acquesantiere e aspersioni, condanne più o meno velate dello sciamanesimo (perché se la superstizione rende schiavo l’uomo, il preservativo non lo rende certo più libero), il sedicesimo dei benedetti lascia l’Africa con messaggi di fiducia verso il futuro che è sempre più nero ma sempre meno negro.