OpenBook, il sito che sputtana Facebook (e che fa solo bene a farlo)

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Un sito straordinario che vale la pena di essere visitato è "Openbook", che, però, risponde all’indirizzo web

http://www.youropenbook.org

Al ritmo di: "Facebook helps you connect and share with the people in your life. Whether you want to or not." (ovvero "Facebook ti aiuta a contattare e fare scambi con le persone della tua vita. Che tu lo voglia o no" -lo so che è tradotto di schifo ma non potete pretendere perfino che io traduca bene, e dall’inglese, oltretutto-) quelli di OpenBook colpiscono Facebook al cuore rivelando le lacune del social network rispetto alla Privacy. In particolare, il sito web va a caccia delle informazioni rese disponibili dalle applicazioni rilasciate dal social network a fine aprile 2010 per favorire l’implementazione della piattaforma su altri siti e l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca.

E’, quindi, possibile inserire chiavi di ricerca per verificare, fuori da Facebook, quali informazioni Facebook trasmette al web e non trattiene per sé, relegandole, come sarebbe giusto, ai suoi iscritti.

Scopo di OpenBook è quello di far chiudere Facebook, io spero vivamente che ci riesca, perché ho inserito la chiave di ricerca "compito di spagnolo" ed ecco che cosa mi è uscito fuori:



"Un gioco di squadra" "…abbiamo fatto più casino oggi di quando facciamo ricreazione…"

Facebook come il contenitore dell’impunità, come l’occasione per mettere l’istituzione alla berlina. Ma tanto adesso questi studentelli opportunisti c’è chi li sgama.