Una giornata nera

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Oggi il Premio Nobel per la Pace Barack Obama, parlerà al suo paese poggiando i piedi nello stesso punto in cui, 50 anni fa, il Premio Nobel per la Pace Martin Luther King pronunciava il famoso discorso dell'”I have a dream”.

Il problema è che il Premio Nobel per la Pace Barack Obama, con ogni probabilità, domani aprirà il fuoco contro la Siria.

Cinquant’anni di ricerca dei diritti umani, in nome dei quali diede la vita lo stesso Reverendo King, per arrivare a fare in modo che anche un Presidente nero potesse avere la possibilità di decidere di usare la forza militare in maniera unilaterale piuttosto che ricorrere al Tribunale Penale Internazionale o aspettare che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dia il via all’attuazione del diritto internazionale, come qualsiasi altro presidente bianco suo predecessore o successore.

I had a dream!

Bye Bye, George!

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Vedere la cerimonia di giuramento di Obama via satellite? 59 euro di ricevitore (tanto Rai News 24 è gratis!) con la mia VISA-Altroconsumo.

Il collegamento internet con cui ho scaricato questa foto? Una trentina di euro al mese con la mia VISA-Altroconsumo.

Il bonus autoricarica della telefonata di mia moglie che mi chiede come sta andando la cerimonia? 0,10 euro, anche senza usare la mia VISA-Altroconsumo.

Vedere George W. Bush che si toglie dai piedi non ha prezzo!

Svegliatevi! La Torre di Guardia fa spazio a Obama

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Alla fine anche i Testimoni di Geova hanno ceduto a Obama. Ormai sulle loro riviste non campeggiano più belle famiglie bianche con nonni con i capelli bianchi, bambine vestite di bianco, che zompettano felici tra le nuvolette, bianche anche loro, no, sulla copertina della edizione italiana di "Svegliatevi!" di questo mese (credo sia un quindicinale, a dirvi la verità non è che ci abbia capito un gran che…) c’è una famiglia nera!

Il WASP medio non è più di moda, e anche la Torre di Guardia se n’è accorta.

Ringrazio Karin per la rivista e mia moglie per la riflessione.

Bang Bang!

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Hanno tentato di sparare a Barak Obama.

Volevano emulare Oswald, volevano colpire Obama come fecero con il reverendo Martino Lutero King, volevano far ripiombare il mondo nel clima della pace tinta di nero e di spiritual (Amen, sorella, amen…) della fine degli anni ’60.

Invece ci hanno fatto la figura dei pirla.

Addirittura uno della banda è stato fermato perché guidava ubriaco. Un altro prima di farsi prendere si è buttato dalla finestra ed è rimbalzato sulla tettoia sottostante. Aveva da pagare più di un milione di dollari di cauzione.

Come per dire: "meglio coglioni che negri". Dio salvi l’America (amen, fratelli, amen…)

Obama ha fatto le scarpe a Hillary

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Nell’Iowa ha vinto Obama.

Recentemente aveva annunciato apertamente che in passato aveva anche fatto uso di droghe (prima che qualcuno gli sputtanasse la campagna elettorale tirando fuori qualche scheletro dall’armadio).
Gli americani, quando lo hanno saputo, hanno pensato che considerata la sua frequentazione con le sostanze, Obama potrebbe essere il prossimo Presidente degli Stati Uniti.

E’ nero, ma non importa, si è messo sotto i piedi la Clinton e tutta la sua macchina multimiliardaria di propaganda e di campagna elettorale. Che ora rilancia "Arriveremo alla Casa Bianca!"

Che cosa non farebbero gli americani pur di non eleggere una donna!