Sangue e tribunali

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bbc

“Stasera al Palazzo di Giustizia di Milano hanno trovato una mattinataccia”, come direbbe il mi’ babbo Sergio.

Perché se vai all’aeroporto e cerchi di accedere ai gates con una mezza di acquetta minerale in mano ti obbligano a buttarla e a ricomprarla dentro a prezzo più che quintuplicato (o allora? Se un ti sta bene la lasci lì), mentre se vai al Palazzo di Giustizia di Milano rischi di trovarti due pallottole in corpo e non tu non sai nemmeno chi cazzo abbia fatto passare una pistola nelle mani di un imputato per reati tributari, adesso promosso a pluriomicida. Eh, ma si sa, l’acqua minerale è tanto pericolosa!

Il ministro della Giustizia Orlando ha dichiarato pubblicamente che “Bisogna capire se ci sono falle nella sicurezza”. Falle? Queste sono voragini! Qui ci son ventimila leghe sotto i mari, la Fossa delle Marianne!!

Perché, diciamocela tutta, la tecnica preferita da questo governino bla-bla non è quella di ammettere di aver sbagliato (sia mai!) a creare (scientemente o colposamente) le condizioni per cui una pistola potesse entrare in un’aula di tribunale, ma quella di agire SEMPRE e COMUNQUE a posteriori. Voglio dire, l’Alta Corte Europea ci condanna perché non abbiamo inserito il reato di tortura? “Domani se ne parla in aula a Montecitorio” (son passati quattordici anni dai fatti di Genova e magari parlarne prima no, eh??). Un folle spara a tre persone e la risposta è “Lo abbiamo arrestato!” e non “Ce lo siamo fatti scappare!” (perché uno che spara in Tribunale non può e non deve scappare). E allora, si sa, bisogna vedere se c’è una “falla” perché casomai ci fosse (e sottolineo casomai) bisogna prendere dei provvedimenti.

E intanto lo sparatore di Milano, sulla falsariga dei film anni 70 sulla malavita, ha fatto un po’ come il bombarolo di De André, ha esercitato la sua decisione di comminare la condanna a morte o concedere l’amnistia, e lui ha scelto. Ha scelto perché gli hanno dato il permesso di scegliere quando non poteva e non doveva farlo.

Non succederà nulla, o quasi nulla. Arrestato lo sparatore gabbato lo santo. Fine della mattinataccia.

Wikipedia: Nicola Gratteri Ministro della Giustizia prima dell’annuncio

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Wikipedia è un’enciclopedia visionaria dalle mille risorse. Mentre scrivo il Segretario del Quirinale Marra non è ancora uscito per annunciare lo scioglimento della riserva da parte del Presidente del Consiglio Incaritato Renzi. Sono le 17:42. Ma alle 16:56 il magistrato Nicola Gratteri era già il nuovo Ministro della Giustizia.

La corsa all’inutile, alla cultura che non c’è, all’essere per forza i primini della classetta genera mostri di informazione. Attenzione, non è detto che Gratteri non sarà veramente il nuovo Ministro della Giustiza. Ma quanta tristezza a leggere il futuro anticipato nel nulla collettivo e, magari, la scusa che “Qualcuno ha scritto quell’informazione, la colpa non è nostra.”

Ancora una volta felice di non farne parte.