Il Fatto Quotidiano e le beghine di Facebook

 713 total views

fq

Qualche giorno fa sulla  versione on line del Fatto Quotidiano è apparsa questa vignetta di Mario Natangelo su Maria Elena Boschi.

Dico subito che non è un gran che. Fa ridere poco (tutt’al più ti strappa un sorrisetto striminzito) e si vede che l’autore non era in vena quando l’ha realizzata. Ma, anche a prima vista, è e rimane quello che è, una vignetta satirica. Punto.

Invece su Facebook l’altro giorno è stato il dies a quo della levata di scudi da parte dei filo-piddini. “Hai visto?” “Oh, sì, che gusto pessimo” “Ma davvero non si può vedere” “Che schifo!” “Sì, e poi è sessista”, il tutto in un cicaleccio da pomeriggio di agosto di signore che vanno a mettere i piedi nell’acqua di mare per rimediarsi un po’ di refrigerio.

Ecco, la gente ha paura della satira. Come se non fosse mai esistito il ridere sui potenti e sui politicanti. Quello che dà fastidio è vedere una donnina stilizzata, neanche poi tanto somigliante, con la gonna alzata (mentre per certi ambienti della sinistra dabbene era d’obbligo gridare “Il re e nudo!”, alludendo ad altre e più imbarazzanti vergogne) rappresentare per contrasto l’immagine angelicata che la ex ministro dà di sé. Siccome abbiamo un “textus receptus”, cioè una tradizione di immagine della Boschi, automaticamente non dovremmo potercela nemmeno immaginare un po’ svestita e ignudarella. Non si fa. Non si ride di chi ci governa. Soprattutto se chi ci governa forma parte del partito amico.

E’ stata una fiammata di commenti buonisti e piccosi durata appena un giorno (L’acrimonia su Facebook, spessso ha vita breve) ma è stata rivelatrice del dove stiamo andando e di dove, tristemente, siamo.