
200 total views
Sul desktop del Pc ho trovato un paio di quelle che io chiamo, normalmente, “notizie K”.
Le “notizie K” sono quelle news e quelle riflessioni che, leggendo qua e là i giornali on line, mi colpiscono e che metto da parte per farci un post nei momenti di magra. Come la “razione K”, appunto. Son cose che servono per tirare avanti, come le scatole di pelati di riserva nelle dispense. O le scatolette di tonno. O quelle di fagioli. Che se le hai tutte e due fai tonno e fagioli, la classica “cena dei becchi” e vai a letto cornuto e contento.
Solo che le notizie, a differenza delle scatolette di fagioli e di tonno (e, probabilmente, anche a differenza delle “razioni K”) ogni tanto scadono. Non è che non siano più buone (come quei cibi su cui è scritto “consumare preferibilmente entro il…”) solo che non le usi più.
Per esempio, tempo fa era apparsa la notizia dell’arresto di un hacker che, penetrando nello smartphone di Scarlett Johansson, aveva rubato alcuni scatti intimi che l’attrice, Dio la benedica, si era fatta in bagno o a letto a beneficio suo, o del fidanzato, o di chissà chi. Il tutto è avvenuto a Los Angeles. L’arrestato, che è anche accusato di stalking, rischia ora 121 anni di carcere per aver divulgato le foto dell’attrice (sempre che Dio le conservi la mamma che l’ha partorita!) in pose diciamo non proprio da educanda.
Nulla di esagerato, ci mancherebbe altro, si vede che anche gli attori conervano un po’ di pudore quando devono scambiarsi queste cosine qui.
Ora, voglio dire 121 anni di carcere per aver divulgato la Johansson NUDA?? Ma in Italia come minimo qualche giudice avrebbe applicato l’attenuante di aver agito per nobili finalità di utilità sociale, come gli ammutinati di Schettino.
Oltre un secolo di galera per un po’ di gnocca… Oltretutto in fotografia.