Rilasciato LibreOffice 6.3.3 con più di 80 correzioni di bug

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The Document Foundation ha rilasciato il terzo aggiornamento per la suite per ufficio open source e multipiattaforma, LibreOffice 6.3. Questa versione, aggiunge un mese di correzioni di bug e porta con sé  una maggiore qualità e compatibilità, ricordando che attualmente la suite è destinata agli utenti esperti e agli appassionati di tecnologia. Per mettere tutti i puntini sulle “i”, i bug corretti sono in totale di 83 come documentato dal changelog al  seguente indirizzo ( https://wiki.documentfoundation.org/Releases/6.3.3/RC1 ). Lo stesso Italo Vignoli ha espressamente  dichiarato ( https://blog.documentfoundation.org/blog/2019/10/31/tdf-releases-libreoffice-633/ ):
“Per le implementazioni di livello aziendale, TDF consiglia vivamente di ottenere LibreOffice da uno dei partner dellecosistema per ottenere versioni supportate a lungo termine, assistenza dedicata, nuove funzionalità personalizzate e altri vantaggi, inclusi gli Accordi sui livelli di servizio (SLA)”.
Per ora, consigliamo a tutti gli utenti di eseguire l’aggiornamento alla versione LibreOffice 6.3.3 il prima possibile. Il prossimo aggiornamento – 6.3.4 – dovrebbe uscire a metà dicembre con ancora più correzioni, traduzioni e altre modifiche che contribuiranno alla stabilità e affidabilità della piattaforma LibreOffice. Ricordando che i requisiti minimi per i sistemi operativi proprietari sono disponibili nella  seguente pagina ( https://it.libreoffice.org/supporto/requisiti-sistema/ ), mentre per i sistemi GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale, che è sempre consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione raccomandati dalla propria distribuzione Linux, come ad esempio, l’uso dell’ Ubuntu Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori del software libero e i membri della comunità possono supportare The Document Foundation attraverso una  piccola donazione ( https://www.libreoffice.org/donate ). Le vostre donazioni aiutano The Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali.
Fonte:  news.softpedia.com ( https://news.softpedia.com/news/libreoffice-6-3-3-office-suite-released-with-over-80-bug-fixes-download-now-528067.shtml )

dalla Newsletter Italiana di Ubuntu – La newsletter italiana di Ubuntu è pubblicata sotto la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 ( http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/legalcode )

Le magagne di Ubuntu 19.04 “Disco Dingo”

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Ho provato Ubuntu 19.04. Non l’ho installato, ho usato solo una live da chiavetta creata con un programma formidabile incluso nel mio Linux Mint (e ci dispiace per gli altri). Non mi è piaciuto per niente, tanto che sto pensando sinceramente di brasarlo anche dalla chiavetta, tanto non lo userò nemmeno come sistema operativo “volante”. E’ veramente brutto (al contrario del suo cuginetto XUbuntu, che ha una grafica più essenziale ed accattivante), con tutte quelle iconcione grosse. Viene supportato fino al gennaio 2020 (praticamente scade dopodomani) e, quindi, se volete qualcosa di più stabile e supportato per una decina d’anni vi consiglio caldamente la versione 18.04. Ha una icona dedicata a Amazon che mi ha fatto letteralmente inorridire. Direte voi “Ma cosa inorridisci che il tuo blog è pieno di pubblicità di Amazon??” sì, ma io non pretendo di essere una entità libera e indipendente dalla pubblicità, non faccio un sistema operativo dedicato a tutti coloro che vogliano utilizzarlo gratuitamente. Addirittura secondo Richard Stallman “sarebbe un errore scegliere Ubuntu come sistema operativo libero” dato che “Ubuntu è una distribuzione GNU/Linux, contiene anche programmi proprietari.” Tra gli aggiornamenti della versione “Disco Dingo” ci sono quelli alle seguenti versioni: GCC 8.3, Glibc 2.29, Boost 1.67, rustc 1.31, Python 3.7.2, Ruby 2.5.3, PHP 7.2.15, Perl 5.28.1, Golang 1.10.4, libvvirt 5.0, QEMU 3.1 e OpenJDK 11, Mozilla Firefox 66.0 (che al momento del lancio della versione live viene già dichiarato come vetusto) e la suite LibreOffice 6.2.2. Insomma, nulla di straordinario o, semplicemente, di irrinunciabile. Ripenso alla versione 6.10 di Ubuntu con la quale cominciai ad installare Linux e ad imparare qualcosina (poco, anzi, pochissimo) che aveva una grafica essenziale e più friendly rispetto a questa accozzaglia di iconcione sponsorizzate. Tristezza unica. Non usatelo.