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Allora, Liber Liber ha pubblicato l’audiolettura de “La lettera scarlatta” di Hawthorne con la voce di Cristiana (su Audible “Cristina”) Melli. La traduzione è quella di Marcella Bonsanti. Liber Liber dichiara che la famiglia della traduttrice, detentrice dei diritti, le ha concesso i diritti per la pubblicazione della traduzione.
E giustamente la pubblicano. Non si sa, tuttavia, né Liber Liber lo chiarisce, se questa concessione prevede anche i diritti allo sfruttamento economico dell’opera di traduzione e quelli di autorizzare, a loro volta, la sua redistribuzione (attualmente sotto licenza Creative Commons).
Sia come sia, classicistranieri.com ritiene di non avere sufficienti elementi di garanzia legale per redistribuire questo audiolibro e, ancora più che giustamente, non lo fa. Se qualcuno lo vuole vada a prenderselo su Liber Liber, se no vada pure a prenderselo dove crede meglio.
Ma l’audiolibro è disponibile anche su Audible.it, su abbonamento. Quindi qualcuno ci guadagna di sicuro, su questo non ci sono assolutamente dubbi. Esattamente come io guadagno dalla distribuzione delle mie audioletture su quel canale.
Su Apple Book, l’opera costa 11,99 euro, mentre su “Il Narratore” il prezzo diminuisce, “appena” 7,99 euro. Come la giri la giri son soldini.
Ma torniamo a Audible.it. L’opera è inserita nella sezione “Poliziesco, thriller e suspense > Thriller e suspense”. Immagino quanto di thriller ci sia in questo classico della letteratura americana di ogni tempo, un vero e proprio poliziesco ante litteram (dev’esserci per forza qualche imbecille che ancora tenta di scoprire l’assassino, ma malauguratamente nel romanzo non c’è nessun delitto, se non quello della dignità sociale della povera protagonista), per non parlare della “suspense”.
Già, quindi, si comincia male. E si prosegue anche peggio. L’audiolibro, a tutt’oggi, ha 8 recensioni in totale, di cui quattro di una sola stella (il massimo è cinque) e due di due stelle per la lettura. Fanno 6 su 8. Come stroncatura non è male.
Ma che cosa dice la gente di questo audiolibro? Ecco una silloge di giudizi critici:
“Come viene rovinato un capolavoro della letteratura mondiale. E’ veramente inascoltabile e impossibile da terminare. “
“E io dovrei reggere questa lettura così monotona e monocorde per 10 ore facendo anche guadagnare qualcosa ha chi l’ha pubblicata? Su, via, non scherziamo!!”
“Cambiate lettore, mai sentita una voce peggiore, non ti trasmette niente se non forte fastidio “
“Mi sono fermata all’introduzione, la lettrice ha pochissimo trasporto. Sempre lo stesso ritmo e lo stesso tono. Inascoltabile.”
Perché al contrario di quanto accade su Liber Liber, dove il download è gratuito, per cui se l’opera non ti piace t’attacchi, questo è e questo siamo stati capaci di mettere a disposizione, su Audible.it la gente paga 9,99 euro ed ha anche il diritto di dire la propria sul gradimento o sul non gradimento di quello che ascolta (ammesso che sappia bene di che cosa si tratti).
Il volontariato è tanto bello, ma quando si immette sul mercato deve fare i conti con le sue leggi. La qualità sopravvive, il pressappochismo no. Dura lex, sed lex.