Sally Ride amava la Privacy

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Screenshot da corriere.it

La signora Sally Ride è stata la prima donna americana ad andare nello spazio. E’ morta due giorni fa a seguito di una malattia incurabile. La notizia è questa. Non c’è altro.

Sui giornali di tutto il mondo (e, in Italia, sul corriere.it) è apparsa la notizia che la signora aveva una relazione omosessuale, tenuta nascosta per 27 anni. Che, voglio dire, non è che sia una cosa che riguardi o attenga alla sfera dell’informazione chi la Ride abbia amato e se questa persona sia un uomo o una donna.

Abbiamo anche saputo il nome della compagna, nel caso le informazioni non dovessero soddisfare pienamente le nostre pruderies, e, come se non bastasse, ecco la fotografia della partner.

Non è sufficiente: la Ride è morta per un tumore al pancreas. Il più generico e antico “Male incurabile” non è più di moda. Come se morire di un tumore al pancreas sia diverso che morire di un tumore osseo o epatico.

Ah, dimenticavo: Sally Ride AMAVA LA PRIVACY. Aveva per il trattamento della sua personale riservatezza un occhio di riguardo e un interesse del tutto speciale.

Lei.