Saverio Tommasi condannato per diffamazione

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Ho appena saputo che Saverio Tommasi, persona straordinariamente eclettica e poliedrica, molto gentile e disponibile, è stato recentemente condannato per diffamazione.

Tommasi è stato accusato di aver diffamato Pisana Bachetti, la super testimone della vicenda dello scorso 5 luglio 2016 a Fermo, durante la quale perse la vita Emmanuel Chidi Namdi.

La frase che avrebbe fatto scattare il putiferio era: “una bufalara, una che quando vede un immigrato impazzisce”.

Il Tribunale di Firenze ha condannato Saverio Tommasi alla pena di 5 mila euro di multa, pubblicazione della sentenza di condanna sul giornale La Nazione a sue spese e risarcimento del danno rimesso al giudice civile con provvisionale di 20 mila euro, oltre alle spese legali.

Sembra francamente troppo. Ma non voglio entrare nel merito della vicenda, per quella ci sono i giudici e i giudici si sono espressi.

Voglio solo esprimere a Saverio, in un momento certamente duro per lui, tutta la mia solidarietà e umana comprensione. Coraggio, Saverio, so che riuscirai a venirne fuori comunque vadano il giudizio di appello e di Cassazione, In una Italietta in cui “non scampa tra chi veste da parata chi veste una risata” si rischia sempre di ritrovarsi invischiati in qualche ingranaggio giudiziario più grande di noi. Ma è la fiducia nel domani che ci lascia la speranza di poter andare avantia testa alta, come, sono certo, stai facendo tu.

Il titolo de la Nazione di Prato: “Cinese ucciso a coltellate: è giallo”

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Screenshot da "La Nazione" - Cronaca di Prato

A volte non è dato sapere se certi titoli siano o meno il frutto di un umorismo sotteso consapevole (e, quindi, facente finta di niente), oppure si tratti di doppi sensi assolutamente involontari. Propendo più per la prima ipotesi, ma il titolo de “La Nazione” di Prato che recita “Cinese ucciso a coltellate: è giallo” si presta a mille e mille letture diverse. Succede anche questo alla vigilia di un agosto rovente. E, comunque, che ci si sorrida.