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“Con l’identità digitale noi avremo un’unica e sola user e password per accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione”
“(Queste credenziali, ndr) potrebbero essere utilizzate per accedere anche ai servizi del privato. Per esempio, il nostro conto in banca (…) o per comprare su Amazon. Ogni volta che noi abbiamo una user e una password, questa user e password dovrebbe essere data dallo Stato, perché è lo Stato l’unico soggetto che ha davvero certezza che quello è quel cittadino. E lei lo sa quante truffe ci sono sull’identità su Internet”.
(Paola Pisano – Ministro dell’Innovazione)
“Nessuna nuova proposta, né nuova password di Stato. Il ministro Paola Pisano si riferiva alla Spid già usata da 5 mln di italiani. L’intenzione da discutere con tutti gli interlocutori istituzionali competenti è solo quella di affidarne la gestione direttamente allo Stato”
(Nota del Ministero dell’Innovazione)
Vediamo di sgombrare il campo da ogni equivoco: l’identità digitale sarà rilasciata dallo Stato e servirà a identificare il cittadino in modo univoco verso lo Stato stesso. In futuro, per aziende e cittadini che lo vorranno, POTREBBE essere ulteriore sistema di autenticazione
— Paola Pisano (@PaolaPisano_Min) January 4, 2020