Maurizio Gasparri e il saluto romano

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"Il saluto romano l’ho fatto una volta, al cimitero del Verano, 15 anni fa, il 28 ottobre, per la commemorazione dei morti della marcia su Roma. Dal punto di vista igienico è meglio della stretta di mano. Mi tocca stringere centinaia di mani, sudate, calde, sporche. E al Sud, addirittura il bacio. Il saluto romano è più pulito, dovrebbero imporlo le ASL per evitare contagi."

(intervista a Claudio Sabelli Fioretti, "Sette, 10 maggio 2002)

La ballata del Miche’

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«Santoro e il presunto comico Vauro sono due volgari sciacalli che vomitano insulti con le tasche piene di soldi dei cittadini. Gente così offende la verità, alimenta odio e merita solo disprezzo totale della gente perbene. L’insulto è la loro regola. Colpa di gestori della Rai che per fortuna stanno per essere cacciati come meritano»

(Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato della Repubblica per il Partito delle Libertà)

Shirtcity, lo spamming che ti fa credere agli zombie!

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Lo spamming può assumere varie forme ed entità, spesso è noioso, ogni tanto richiama l’attenzione, raramente, ma inevitabilmente, raggiunge momenti di rara ilarità.

Ecco uno screenshot di una mail ricevuta da Shirtcity o da chissà chi diavolo per loro, dal subject (che si dovrebbe vedere) "Credi agli Zombie? Shirtcity ha la risposta per te!!"

Notate la faccia da pirla di chi indossa la Shirt. Voglio dire, c’è gente che per farsi propaganda manda in giro questa roba qui.

No, non credo agli zombie, ma se in giro c’è uno come Gasparri che se la prende col Quirinale, posso anche pensare di ricredermi…

Scatole cinesi

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Con questa storia dei boicottaggi a Pechino ce le hanno triturate, ridotte in poltiglia, essiccate e poi polverizzate e disperse al vento della Grande Muraglia.

Gasparri, quello della legge sulle telecomunicazioni, quello con lo sguardo inebetito che cerca di guardare il mondo con l’inutile tentativo di capirne le leggi elementari, ha pensato di proporre il boicottaggio della cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Pechino perché con l’innocente candore di un bambino ha capito che la Cina è una dittatura (l’Italia invece no…) e ha concluso che se proprio ci si deve andare bisogna compiere un "gesto" significativo.

Che non si sa bene cosa sia questo "gesto", l’ombrello, il dito alzato, una pernacchia o quant’altro.

Gli atleti e la stessa coalizione di governo di cui fa disgraziatamente parte gli hanno risposto picche e Frattini ha detto "Noi ci andiamo!"

Perché finché la Cina è il luogo in cui andare a comprare ai prezzi locali per poi poter rivendere ai prezzi europei nel nostro paese tutto va bene e la Cina val bene uno sberleffo e vaffanculo anche ai diritti umani. Lo pensano e lo fanno.

E’ ovvio che delle esecuzioni capitali in Cina nessuno parla. La sola reazione per Gasparri è il non partecipare alla cerimonia inaugurale. E’ come cercare di spegnere un incendio con un bicchier d’acqua, perché per Gasparri "tutto fa", come disse quello che ciucciava un chiodo…