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Il caso degli oranghi non si ferma più. Tutti lo dànno per chiuso con le scuse formulate da Calderoli alla Kyenge.
Della serie “tutto si può dire, al limite si chiede scusa e finisce lì”.
Com’è semplice la vita per Lorsignori!
Invece non è chiuso. Ci si è messa anche la Senatrice Serenella Fucksia del Movimento 5 Stelle a difendere Calderoli.
“Ma cos’ha detto di così negativo? Io proprio non lo capisco” (mah, veda un po’ Lei, Senatrice. Evidentemente siamo arrivati a un punto talmente basso e degradato della percezione dell’offesa da non distinguere più la denigrazione dalla critica, anche pungente, pronunciata in un contesto politico);
“sono solo strumentalizzazioni”, “ci sono pregiudizi diffusi” (sarebbero? Considerare negativo il paragone di una ministro a un orango è un pregiudizio?? Una strumentalizzazione?? Potrebbe, il vicepresidente Calderoli, allora, non esporsi, evitando quello che la Senatrice Fucksia definisce strumentalizzazione e pregiudizio, e anche una figura meschina delle istituzioni italiane all’estero);
“Io credo che se qualcuno avesse definito Calderoli un maiale nessuno gli avrebbe dato del razzista” (ma forse qualche querela sarebbe partita perché la logica del colpirne uno per educarne cento la conoscono tutti, soprattutto negli ambienti di certa sinistra-bene);
“il miglior vice-presidente del Senato che ci sia. Quando è lui a presiederla, l’Aula funziona benissimo. I leghisti sono dei gran lavoratori” (Non è da mettere in dubbio che Calderoli come vice-presidente possa anche essere bravo. E’ da mettere in dubbio che una persona che pronuncia quelle parole possa continuare la sua funzione di garanzia istituzionale).
Non è questo il Movimento 5 Stelle che volevo. Spero che vengano presi dei seri provvedimenti. Se no la prossima volta non li voto.