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Nel corri-corri delle notizie riguardanti il non-processo ai due marò in India è passato di tutto, dagli appelli televisivi delle mogli agli estenuanti rinvii da parte della giustizia indiana che ancora non ha provveduto a formulare un capo di accusa nei confronti dei “nostri” due fucilieri, chè già la parola “fucilieri” è grama di per sé, se poi ci ostiniamo ad accompagnarla dall’aggettivo possessivo la retorica è servita.
Sia chiaro, tutto questo tempo senza neanche sapere di che cosa si è accusati, e, quindi, da che cosa ci si deve difendere, è inaccettabile. Perché in Italia se non si è accusati di nulla si dovrebbe essere liberi, a meno che non si stia scontando una pena per un’altra causa. E spesso si è liberi in attesa di processo anche quando si è accusati di qualcosa. Ma intanto quella è l’India e non l’Italia. Quindi, fanno con le LORO regole e con i LORO tempi.
Probabilmente giocano anche a tenere tesa la corda, ma il ragionamento che rigira la frittata è che, comunque, chi ha diritto ad avere giustizia non sono i nostri due marò, ma chi è morto. E di chi è morto l’opinione pubblica italiana si è dimenticata troppe volte.
Siamo fin troppo impegnati a pensare che i nostri due fucilieri vivano -almeno nelle nostre sicurezze immaginarie- cristallizzati, ghiacciati, confettati, glassati a un capo d’accusa (che DEVE essere formulato) e, quindi, a un procedimento da cui verrà fuori una sentenza di colpevolezza o di assoluzione, con l’aggravante che se verranno assolti (da cosa non si sa ancora) si chiuderà la LORO posizione giudiziaria, ma non il diritto alla giustizia dei due morti nelle Acque Internazionali (se non sono stati loro, allora chi è stato? Se invece sono stati loro a sparare ma lo hanno fatto in modo assolutamente legittimo quali sono le leggi che permettono a un pescatore di morire in acque internazionali senza che nessuno sia punibile?).
E noi facciamo le bizze, richiamiamo l’ambasciatore, vogliamo riportarli indietro ad ogni costo, ma qualcuno ha ammazzato due pescatori credendoli pirati e prima di riaverli in Patria, bisognarebbe che ci dicessero che con certezza non sono stati loro.