Liber Liberate “Madame Bovary”!

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L’edizione Liber Liber di “Madame Bovary” di G. Flaubert non è libera. Vediamo perché:

  • l’e-book

Dalle note introduttive al testo si evince che lo stesso è protetto da diritto d’autore. Si tratta di una pubblicazione realizzata “su gentile concessione”, come si suol dire in editoriese. Titolare dei diritti sulla traduzione di Bruno Oddera e sulla pubblicazione è la Fratelli Fabbri Editori, cortesemente ringraziata per la politesse.
Quindi il lettore finale, la persona che materialmente scarica dal sito di Liber Liber il testo del romanzo flaubertiano non ha la libertà di darlo a sua volta a chi vuole: a un amico, a un gruppo di persone, a chi meglio crede. Può solo tenerselo per sé e, tutt’al più, indicare agli interessati dove andare a prenderselo.
Le altre biblioteche elettroniche e digitalizzate, inoltre, non possono redistribuirlo a loro volta.

“Madame Bovary” nella versione Liber Liber in formato epub viene anche venduto attraverso Amazon e iTunes, oltre ad essere disponibile sul sito gratuitamente per tutti.

Ha due prezzi: 0,49 euro e 4,99 euro.

Che cosa differenzia le due versioni non è noto. Non si sa, cioè, se la versione epub gratuita, quella a 0,49 euro e quella a 4,99 euro siano esattamente identiche oppure no. In caso positivo il prezzo finale di vendita dipenderebbe esclusivamente dalla volontà dell’acquirente di aiutare in maggiore o minor misura la biblioteca, in caso negativo non si sa in che cosa sia più ricca la versione più costosa, se in note critiche, introduzioni, appendici di studiosi di letteratura francese, concordanze (hai visto mai?) o quant’altro. Né il sito dice qualcosa, in un senso o nell’altro.

Qualcuno deve comunque aver comperato queste versioni del libro. Vediamo che cosa ne pensa la gente:

“Non mi dilungherò troppo! Si tratta di un capolavoro di Lev Nicolaev TolstoNon, a coloro a cui ho chiesto una recensione, l’ha sminuito dicendo che “Anna Karenina” è una storia d’amore…” (cliente Amazon)

Va bene tutto, ma “Madame Bovary” è di Flaubert, non di Tolstoj!

“Libro sicuramente bellissimo, ma io sono madrelingua spagnolo e mi sono stuffata di correggere gli errori sul kindle. Solo nel primo capitolo avrò trovato al meno 50 orroriiii ortografici, un disastro. Non lo leggo piu, me lo compro in spagnolo da una editoriale.” (Estefa)

Insomma, reazioni non troppo lusinghiere, quando non addirittura fuori binario.

  • l’audiolibro

Nel novembre 2018, Liber Liber pubblica la versione in audiobook di “Madame Bovary”. Il testo letto da Cristiana Melli è lo stesso dell’edizione e-book, così come il codice ISBN riportato alla pagina di download.

Ma quello che non quadra è la licenza riportata. Mentre per il libro elettronico non c’erano dubbi (non si può né copiare né redistribuire a terzi), la versione audio (che, ripeto, contiene lo stesso testo della versione e-book) prevede la licenza Creative Commons che, questa volta sì, consente la rappresentazione, la distribuzione e la copia purché il tutto venga a sua volta redistribuito con la stessa licenza e non a fini commerciali.

Cioè, io (secondo Liber Liber) posso redistribuire l’audiolettura ma non posso redistribuire il testo originale?? E perché Liber Liber cambia la licenza di un’opera che è proprietà della Fratelli Fabbri Editore? E come può Liber Liber cambiare i termini di una concessione al lettore finale su qualcosa che non è suo e su cui agisce solo in regime di concessione? Non sono critiche, sono domande (credo legittime) che il lettore si pone per rispondere a una domanda molto semplice: “Che cosa posso fare con questo testo senza il pericolo di finire sub iudice??”. La risposta non l’avremo mai. O, quanto meno, sono certo che Liber Liber non verrà certo a darla a noi. Ma il dubbio è stato espresso, e la povera Madame Bovary, che, pure,tanti guai ha avuto nella sua breve esistenza terrena romanzesca, oggi, è ben lungi dall’essere libera di circolare come vuole. Questo, almeno, è certo.