Silvio Berlusconi e il “copia e incolla” nella visita in Israele

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Era un bel po’ che non scrivevo più nulla sul Presidente del Consiglio. Diciamo pure che non mi sembrava un argomento degno di essere trattato.

Però sono almeno due giorni che quotidiani e informazione televisiva ci stanno riducendo gli attributi in poltiglia col Moulinex col fatto che Berlusconi è andato in Israele, mentre in Israele, giustamente, i servizi pubblici radiotelevisivi si guardano bene dal mettere in primo piano la visita di stato del nostro Premier con relativo Codazzo.

L’eloquio berlusconiano ormai è diventato un copia-incolla, parla con le frasi degli altri e pasticcia, come suo solito.

Ha definito Israele:

"il più grande esempio di democrazia e di libertà nel Medio Oriente."

E ha continuato:

"Per noi, come hanno detto sia il Papa Giovanni Paolo II che il Rabbino Elio Toaff, il popolo ebraico è un ‘fratello maggiore’ e noi, liberali di tutto il mondo, vi ringraziamo per il fatto stesso di esistere"

Ora, parlare delle bombe israeliane sui palestinesi come un "esempio di libertà e di democrazia" è come dire che Cassius Clay tirava delle innocenti carezze quando faceva la danza sul ring e mandava KO gli avversari.

Ma a prescindere da questo, quello che colpisce e stupisce (ma non dovrebbe ormai più stupire, giacché il caro Baluganti Ampelio, lettore inossidabile del blog, mi dice sempre che lui si stupisce del fatto che io riesca ancora a stupirmi, e da quel punto in poi della conversazione non ci capisce più una sega nemmeno lui) è l’uso delle parole degli altri e il mettere in bocca agli altri frasi che non hanno mai detto.

Quella degli ebrei come "fratelli maggiori" la disse Wojtyla in visita alla Sinagoga di Roma, è una frase pronunciata in un contesto religioso, ecumenico. Frase ad effetto, certo, da uomo mediatico quale era Giovanni Paolo II, in bocca a Berlusconi diventa uno spotticchio che nemmeno Mike Bongiorno quando faceva la pubblicità al prosciutto Rovagnati.

E poi c’è quel "come hanno detto sia il Papa Giovanni Paolo II che il Rabbino Elio Toaff". Cioè, Elio Toaff avrebbe detto che gli ebrei sono i "fratelli maggiori" di loro stessi? Ma che cazzo vuol dire? Non ha senso. Non ha senso nemmeno per lui, non ci crede neanche lui, forse non ci crede nemmeno la Prestigiacomo che l’ha accompagnato, e se ci crede è l’unica a farlo.

E conclude con le frasi delle canzoni: "Veramente ti ringrazio di esistere" (era Franco Simone quando cantava "Tu e così sia").