Apprendo in questi minuti che Amazon Kindle ha BLOCCATO la mia edizione elettronica di “1984” di George Orwell in lingua originale.
E’ un atto gravissimo perché l’opera di George Orwell è entrata in pubblico dominio il 1 gennaio di quest’anno. Quindi, da allora, nell’Unione Europea è possibile pubblicarlo da parte di chiunque sia in forma gratuita che a pagamento (come stavo cercando, biecamente ma legittimamente) di fare io. Sì, ci faccio i soldi e alla fine del mese mi ci ripago l’abbonamento a Scài, va bene?
Invece niente, “BLOCCATO”. Per il momento non ho ricevuto neanche una riga di spiegazioni o, meglio, di richiesta di spiegazioni (perché immagino che le vorranno, e l’unica spiegazione che do e che posso dare è che ho cercato di pubblicare quell’opera perché ero legittimato a farlo). Ho inviato una vibrata e indignata protesta allo staff di KPD (la branca di Amazon che si occupa della pubblicazione degli e-book) e non mancherò di tenervi informati su questa circostanza, magari aggiornando questo post,
Intanto, su classicistranieri.com, “1984” continua ad essere libero e gratuito. Ah bene!
Liber Liber ha pubblicato recentemente una edizione delle “Novelle” di Cervantes.
L’edizione è sbagliata fin nel titolo. Cervantes, nel pubblicarle, le aveva definite non solo “Novelle” (sul modello italiano del Decamerone di Boccaccio) ma anche e soprattutto “esemplari”, destinate cioè a fini didattici e moraleggianti. Inoltre il volume riporta soltanto sei delle dodici novelle cervantine. Non è, quindi, una edizione completa. Questi sono i fatti. E non sono minimamente in discussione.
Adesso mi pare di sentire le giustificazioni (un po’ lamentose, invero) degli editori: l’edizione di riferimento era così (e allora magari se ne prende un’altra), noi ripubblichiamo solo materiale già edito (falso, le opere di Shakespeare pubblicate da Liber Liber sono traduzioni inedite, così come lo sono gli audiolibri che offre gratuitamente), i nostri sono solo volontari, non filologi o addetti ai lavori, facciamo quel che possiamo, non si può pretendere di più e viandare.
Ma quello che lascia estremamente perplessi è la sinossi che accompagna il volume, firmata da Catia Righi. Vi si legge infatti:
“L’immensa fama del Don Chisciotte ha indotto a lasciare in ombra queste Novelle (…)” E’ falso. Fu proprio l’immensa fama della prima parte del Chisciotte (la seconda sarebbe stata pubblicata solo un anno prima della morte di Cervantes) a proporzionare a queste novelle un discreto e notevole pubblico e un’accoglienza più che calorosa. Altro che “novelle in ombra”! Le storie della Gitanilla, di Rinconete y Cortadillo, il colloquio dei cani, il Dottor Vetrata erano narrazioni molto apprezzate dai contemporanei di Cervantes.
E poi: “Composte, pare, fra la prima (1605) e la seconda parte del Don Chisciotte (1615)” Perché “pare”?? Sono state pubblicate “proprio” nel 1613, per cui la data è certa; e non si dice “Prima e seconda parte del Don Chisciotte”. Si dice “Primo e secondo Chisciotte” trattandosi di due romanzi diversi, pubblicati a dieci anni di distanza l’uno dall’altro, e uniti tra loro dal solo vicolo della prosecuzione (Cervantes non ideò certo un solo romanzo).
Infine: “Molto accurata ed efficace la traduzione che Alfredo Giannini fa di queste Novelle“. Sono opinioni opinabili. Tradurre “Cantuccio e Scorcino” il Rinconete y Cortadillo, e poi italianizzare “Cortadillo” che diventa “Cortadiglio” è un’operazione quanto meno discutibile. E parliamo anche di Alfredo Giannini, che aderì al fascismo, morì nel 1939, in pieno regime, e permea di retorica le sue traduzioni cervantine che non si ritrovano nemmeno nelle bibliografie moderne più accreditate.
La domanda, come sempre, resta la stessa: le edizioni di Liber Liber sono affidabili? Ognuno dia la sua risposta, io la mia l’ho data da tempo e continuo a ripeterla ogni volta.
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