Anna Masera sul caso DPL Modena: “Non è stata la Fornero a chiudere il sito! – E ALLORA?

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Giorni fa vi diedi conto della inspiegabile chiusura, ordinata con una nota del Ministero del Lavoro, del sito ufficiale della Direzione Provinciale di Modena. Vi rimando a quell’articolo per le considerazioni in merito alle “censure”, vere o presunte che siano, applicate con questa decisione.

Ieri, sul sito web del quotidiano “La Stampa” è apparso un articolo a firma di Anna Masera intitolato “Mistero risolto: non è stato il ministro Fornero a chiudere il sito della Dpl di Modena”, in cui la giornalista ci riporta ampi stralci delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro del Lavoro riguardo l’oscura faccenda.

La domanda da rivolgere a Anna Masera, e ci si scusi l’ardire, tanto per cambiare è una sola: E ALLORA??

Prendiamo serenamente atto che NON E’ STATA il Ministro Fornero a ordinare la chiusura di quel sito (che, tra l’altro, nel momento in cui vi scrivo, è ancora oscurato), circostanza che, almeno io, su qusto blog, non avevo considerato neanche a livello di ipotesi, limitandomi a riferire che la nota che ordinava la chiusura veniva dal Ministero (e non è detto, in astratto, che tutto quel che viene dal Ministero sia approvato, in principio e in contenuto, dal Ministro).

Ma adesso che sappiamo che non è stata la Fornero a chiudere quella risorsa web, cosa abbiamo concluso?
Sembra un po’ la vecchia storia del paziente in analisi che dopo dieci anni di cure trova la causa di tutti i suoi disagi: è caduto dal seggiolone da piccolo. Bene, adesso che sappiamo che siamo tutti caduti dal seggiolone e che questo ci ha arrecato un trauma COSA SI FA?? Perché bisognerà pur fare qualcosa per stare meglio, o vogliamo stare ancora a guardarci crescere le unghie dei piedi compiaciuti del fenomeno naturale che si espande lento ma inesorabile sotto i nostri occhi?

Perché il fatto che non sia stata la Fornero a dare quell’ordine non cancella un altro fatto gravissimo, anzi, due: che quell’ordine è stato dato (da qualcun altro, va bene) e che il sito è stato oscurato e che risulta ancora oscurato.

Cosa vuol dire, allora, “Mistero risolto”??

Non è stato risolto un bel nulla, perché non si sa quali fossero, in astratto, ma soprattutto in concreto, i contenuti non in linea con le direttive generali del Ministero, e per i quali è stato chiesto l’oscuramento di TUTTO il sito (è come aver chiesto il sequestro di un intero appartamente perché la moglie picchia il marito con il manico della scopa, invece di provvedere al sequestro del manico di scopa, appunto), e poco importa se l’oscuramento non sia stato completato per imperizia o volontà.

Non è stato risolto un bel nulla, perché resta indelebile ed evidente la circostanza per cui non è la magistratura a chiudere un sito, dichiarando implicitamente che certi materiali in esso contenuti sono illegali o potenzialmente offensivi per qualcuno, ma che è una persona di potere che dispone dei contenuti di un sito.

Ci fa piacere che la Masera abbia intervistato il Ministro Fornero al ritorno dei due giorni delle vacanze pasquali, facendo così un piccolo “scoop” sul caso. Ma è solo un decoro giornalistico, dal punto di vista strettamente fattuale non è cambiato niente, e il “Mistero risolto” non ci incita certo a occuparci di altre cose.

Tutt’al più ci sospinge a fidarci di quel che vediamo e, viceversa, di NON fidarci delle rassicurazioni di ministri, ministeri e giornalisti.