Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha riferito che dopo l’uccisione dei quattro militari in missione di guerra in Afghanistan, per preservare la pace farà equipaggiare i nostri aerei con delle bombe.
Ma, naturalmente, riferisce il Ministro, se ne dovrà occupare prima il Parlamento. Cioè loro:
Non provo più nessuna pietà umana per chi sceglie deliberatamente di partecipare a una missione di guerra come quella che coinvolge l’esercito italiano in Afghanistan.
Ho pietà per i bambini, gli uomini, le donne afghani costretti a vivere senza la possibilità di avere mezzi di sussistenza che, certamente, nessun blindato o nessun battaglione armato potrà mai portare loro.
Non mi interessa che questi militari vadano in una missione cosiddetta “di pace” perché altrimenti non saprei come definire la Croce Rossa, Emergency, Medecins sans Frontières che non vanno in giro con le armi ma portano ospedali, cibo, aiuto e assistenza.
Non ho voglia di vedere sfuilare in prima serata il dolore dei familiari delle vittime. Tra poco i telegiornali si appelleranno al pietismo e andranno a scavare nell’intimità di queste persone, di chi lascia una moglie, dei bambini (già, e chi lascia una madre? Un padre? Un fratello? E chi non lascia nessuno? Quelli non fanno notizia…) di chi magari doveva aspettare ancora pochissimi giorni prima di tornare in Italia.
Ci diranno che è stato un disegno del destino, e invece no, sono i disegni della guerra, la pace è un’altra cosa.
Non provo nessun senso di patriottica compartecipazione con La Russa che parla di “vigliacchi!” riferendosi agli attentatori, perché la vigliaccheria è quella dello stato italiano che manda i suoi soldati allo sbaraglio e con il miraggio di uno stipendio con migliaia di euro, perché finché arrivano i soldi la guerra non fa schifo a nessuno.
Non me ne importa dei minuti di raccoglimento alla Camera, perché a nessuno importa della popolazione civile afghana che muore o viene ferita quotidianamente.
Non me ne importa niente dei “Solenni funerali di Stato”, preferisco una ordinaria vita comune.
Chi se ne frega dei mezzi blindati distrutti, fossero state ambulanze sarebbe stato molto peggio.
Sono indifferente al senso di “sbigottimento” dei nostri parlamentari, per quale motivo sono sbigottiti? Non lo sanno che in guerra si muore? O forse sono sbigottiti perché lo sanno fin troppo bene…
Si definiva "troppo di destra", nel suo account Facebook, Alessandro Di Lisio, e non vedo perché, adesso che non c’è più, non dovremmo credergli.
Ma il guaio è che è morto per nome e per conto di chi era, molto probabilmente, troppo più a destra di lui.
E’ morto perché chi va in Afghanistan viene pagato oltre 10.000 euro al mese dalle tasse dei cittadini italiani per andare in giro in scatolette della morte che continuano a definire "blindati".
Qualcuno dirà che è morto perché amava la pace e voleva la pace per i popoli dell’Afghanistan, e probabilmente dice il vero.
Personalmente penso che sia morto perché, semplicemente, non aveva ancora capito che la guerra, semplicemente, uccide. E che la cultura della morte non ha nulla a che vedere con quella della pace.