Why do you sleep so steel?

 316 total views

La morte pare essere un argomento interessante. Beh, interessante o meno che sia, è sicuramente un argomento di cui si parla spesso.

Ero informato dell’esistenza in rete di www.findagrave.com, un grande archivio digitale di fotografie di tombe. Tombe, sissignori, di personaggi illustri e comuni. Cioè, la gente visita la tomba di, che so io, Totò, e la invia al sito che provvede a pubblicarla.
La grafica del sito è un po’ povera, piena di giffine animate, ma il sito funziona (forse anche grazie a questa leggerezza antica).

Del resto una tomba non è solo un luogo di memoria, ma potrebbe essere anche un monumento artistico. Spesso le due cose si combinano e allora magari la gente va a vedere la custodia marmorea delle spoglie mortali di Vittorio Emanuele III al Pantheon o visita le tombe dei papi sotto la Basilica di San Pietro. I comunisti vanno al Père Lachaise di Parigi a mettere le canne sulla tomba di Jim Morrison o a imbrattare col pennarello (noblesse oblige) quella di Oscar Wilde.

Ma pagine web dedicate alle maschere mortuarie non ne avevo mai viste. Non è un sito italiano (mi sono dimenticato di memorizzare l’indirizzo web e ora mi par fatica ricercarvelo, e poi non è nemmeno COSI’ importante che voi lo raggiungiate), quindi di morti italiani immortalati (chissà che effetto fa immortalare un morto!) nel gesso al momento del trapasso ce n’è solo uno, il tipino di cui vi fornisco l’istantanea,

Fare il calco del viso di un morto fresco di giornata era, probabilmente, l’unico espediente che poteva essere vagamente paragonato alla fotografia, intesa come volontà di trasmissione dell’immagine.

Ho “conosciuto” Abraham Lincoln (va beh, questo era facile!), Jonathan Swift (quello dei “Viaggi di Gulliver”) -che doveva essere un vecchio rincartapecorito quando è morto- Danton (con la smorfia da pugnalata), Robespierre e svariati altri effigiati in ritratti dell’epoc che li hanno vieppiù ingentiliti.

Beh, ora non vi lamentate, almeno un morto illustre l’avete visto anche voi. Fissatelo e pensate a chi può essere.

PS: Giacomo Leopardi!