Il “vaffanculo” dell’onorevole Picierno

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Durante la seduta di giovedì scorso alla Camera dei Deputati, l’onorevole Pina Picierno del Partito Democratico ha svolto un breve intervento vòlto a denunciare “una vera e propria Parentopoli” all’interno del Movimento 5 Stelle.

Lo riporto secondo la versione che ne dà il resoconto stenografico:

“PINA PICIERNO. Sull’emendamento, signor Presidente, per dire che io capisco che, per il Movimento 5 Stelle, l’onorevole Sibilia è una sorta di leader, considerando che abbiamo tra le loro file eletti con 30 voti addirittura e vorrei anche ricordare – perché occorre farlo – che tra i banchi e nelle file del MoVimento 5 Stelle, siedono anche mamme e figlie elette. Parlo della circoscrizione Lazio 2: mamma al Senato e figlia alla Camera, parlo degli onorevoli Ivana Simone e Cristian Iannuzzi, considerato che siete bravi a citare nomi e cognomi dei colleghi. Così come, vorrei ricordare che l’onorevole Giovanna Mangili e Laura Bignami sono compagne di eletti consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e Sinistra Ecologia Libertà). Vorrei anche ricordare che l’onorevole Cancelleri è la sorella di Giancarlo Cancelleri, capogruppo all’Assemblea regionale siciliana, così come l’onorevole Cristiana Di Pietro è sorella di Stefano, consigliere comunale di Genova. Siamo di fronte ad una vera e propria parentopoli, signora Presidente, e lezioni da chi fa parentopoli proprio questo Parlamento non se le merita e, comunque, noi non le accettiamo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà e di deputati del gruppo Scelta Civica per l’Italia).”

Alla fine, nel rimettere a posto il microfono, l’onorevole si è lasciata scappare un certamente liberatorio ma comunque avvertito “vaffanculo!” che non deve essere arrivato alle orecchie della Presidente di turno né degli stessi stenografi. E’ stato però immortalato dalle telecamere del canale satellitare della Camera (spesso i deputati si dimenticano che esiste).

Uno può dire “Ma tu un ‘vaffanculo’ per liberarti della rabbia non lo dici mai?” Certo che lo dico. Dico ‘vaffanculo!’ e anche ‘cazzate’, se è per quello. Ma il punto è che tra i rappresentanti dei cittadini (e la Picierno mi rappresenta anche se non l’ho votata perché per la Costituzione gli eletti rispondono a TUTTO il popolo italiano) vorrei ci fosse un linguaggio più consono al decoro delle istituzioni. Che mi stia ammalando di boldrinismo?