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Una mattina ci siam svegliati e ci siamo ritrovati tutti costituzionalisti.
Come Gregor Samsa, il protagonista de “La Metamorfosi” di Kafka, che, dopo essersi svegliato da sogni inquieti, si trovò trasformato in un insetto immondo.
Siamo diventati improvvisamente sapienti della nostra Magna Charta, tanto da chiederci, tra le altre cose, se le sentenze della Corte Costituzionale abbiano effetto “ex ante” o “ex nunc”.
Rispolverati quei due o tre rudimenti di latino degli studi superiori, ci ritroviamo nei bar, nei luoghi di lavoro, a scuola, sull’autobus a calderoleggiare un “Eh, io sono tanti anni che lo dico!!”
Ma purtroppo per noi viviamo in uno stato di diritto (perché se vivessimo in una dittaturella da stato libero di Bananas sarebbero molto più felici in tanti) e questi sono i tempi.
Non si tratta, in realtà, di stabilire se l’attuale Parlamento, in quanto nominato con la legge dichiarata incostituzionale, sia o meno da considerarsi incostituzionale a sua volta (la risposta è “No!”), ma di mandarli tutti a casa perché una manica di parlamentari incostituzionalmente nominati si sente costituzionalmente legittimata a cambiare la Costituzione.
Ieri c’era chi se la prendeva coi senatori a vita. Che sono gli UNICI ad essere legittimati a sedere in Parlamento.
Oggi gli allevatori hanno portato i maiali a Montecitorio per protesta. Povere bestie, cos’hanno fatto di male per meritarsi tanto??