Che uno dice si fa presto a dire Costa Rica, che chissà se si scrive Costa Rica o Costarica, devono esser genti strane quelle laggiù, i cosi, lì, i costaricani, i costaricci, i costaricchi, che poi non si sa nemmeno se si dice “il Costa Rica” o “la Costarica”, ciavranno la capitale anche loro, un è per dir di no, però ora non pretenderanno mica che si sappia amente, vero? Sicché, via, il Costa-laggiù esiste, oggiù, ma cosa ci combina che sono anche più bravi di noi (eh, no, quello proprio un si tollera)?
Su “la Stampa” leggo la notizia di una vice-ministro che si è dimessa, o è stata costretta alle dimissioni per un video che si presume “erotico” e che di “erotico” ha ben poco.
Mi sono stupito, lì per lì. Poi lo stupore è rientrato. Non si tratta di una vice-ministro italiana, ma costaricense. E io che lì per lì avevo finito col credere che qualcosa da noi fosse cambiato, pirla che sono!
Ho voluto approfondire un po’ di più la questione. Intanto ho ascoltato il sonoro. Un video di un minuto e mezzo in tutto in cui la Signora dice al destinatario delle riprese che lo ama, che non è abituata a fare questo tipo di cose (un video dal contenuto “amoroso”), ma che le fa solo ed esclusivamente per lui. Lui che chiama “mi vida”, ovvero “vita mia”.
Quindi il video è una prova d’amore. Un atto privato. Che non credo la vice-ministro (della cultura, peraltro) abbia deciso di pubblicare autonomamente su YouTube a beneficio di un pubblico indeterminato (sarebbe stato come suicidarsi), ma che sarà stato in qualche modo fatto recapitare all’amato in privato.
Il problema, dunque, è che una vice-ministro, nel suo privato ha fatto quello che voleva. E che poteva fare. E qualcuno l’ha incastrata divulgando il tutto su YouTube.
Avrebbe, forse, dovuto perdere l’amore, non il posto di vice-ministro.