Mira mira l’olandesina…

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I Mondiali stanno già mettendo a nudo il nostro spirito di rivincita e il fatto che, tutto sommato, dei valori sportivi e del valore universale della manifestazione ci importa una solennissima cippa.

L’Olanda ha schiacciato, ma che dico, ha umiliato la Spagna. Ha giocato benissimo, ha tirato in porta una goleada che poteva anche essere un punteggio tennistico, Casillas aveva la faccia della disperazione, di più, era la personificazione dell’esperpento come teorizzato da Valle-Inclan negli anni ’20, ma tanto sapete assai voi.

E la gente sui social network a scambiarsi messaggi del tipo “Avete visto l’Olanda ieri? Ahahahahahah!! E vaiiiii, miticaaaa!!

E sono persone che non hanno sentito parlare dell’Olanda fino al giorno prima, che non sa nemmeno dove si trovi o che lingua si parli. Tutt’al più ha scoperto dalla telecronaca della partita che la gente spesso si chiama “Van der Qualcosa”. Cosa rappresenta la squadra dell’Olanda? Semplice, rappresenta il più forte, rappresenta chi non solo batte gli avversari (ieri il Messico ha battuto il Camerun, ma siccome il risultato era solo di 1-0 non se lo è filato nessuno), ma li umilia davanti al mondo. Insomma, esattamente quello che vorrebbe fare ciascuno di noi in un mondo immaginato ma nemmen troppo.

Ai miei tempi l’olandesina era un personaggio che seguiva Corrado nella pubblicità del sapone Mira Lanza, tu pensa quanto ci ha già rincoglioniti il Mondiale.