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Franco Coppoli è un povero Cristo crocefisso (lui sì) che è incappato in un provvedimento disciplinare che lascia quell’amarino in bocca che ti fa venir voglia di sputare per terra e andartele con le mani a reggerti lo stomaco perché la bile smetta di fare il suo lavoro, anche se la bile viene dal fegato e non dallo stomaco.
E’ stato sanzionato a un mese senza stipendio e senza poter entrare in classe a fare lezione per aver tolto dei crocefissi da alcune aule dell’Istituto per geometri Sangallo di Terni, dove insegna, e in precedenza all’Istituto Casagrande.
Libertà di insegnamento, diritto alle scelte religiose dell’individuo, laicità dello stato. Macché, deferito per insubordinazione al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione.
Non so quanto valga la solidarietà di un blog nei confronti di questo brav’uomo che ha avuto almeno il coraggio delle sue scelte e delle sue battaglie (al plurale, perché già precedentemente si era rifiutato di smettere di fare lezione e di interrompere un pubblico servizio per la presenza dei cani antidroga nella sua classe), ma magari varrà la pena ricordare che persone di questo valore e di questo coraggio fanno bene alla scuola italiana.