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Le ho trovate semplicemente buonissime. Le avevo assaggiate, è pur vero, il mese scorso, quando men recai ramingo a far visita al caro Caciagli Edo (o Baluganti Ampelio) che me ne offrì due o tre e mi disse "Ora basta sennò me le finisci!".
Come tutte le cose buonissime hanno l’elenco più sorprendentemente lungo di ingredienti, per delle patatine fritte aromatizzate. Voglio dire, se voglio fare delle patate un po’ saporite le affetto, le metto al forno, sale, rosmarino e peperoncino, olio extravergine e via.
Certo, per un prodotto confezionato non pretendo tutto questo ma ho letto l’elenco degli ingredienti:
– Patate disidratate
– Olio vegetale
– grasso vefetale
– farina di granturco
– amido di frumento,
– maltodestrina
– emulsionante E471
– destrosio
– sale
– farina di riso
– siero di latte in polvere
– glutammato monosodico
– inosinato diosodico e guanilato disodico
– zucchero
– olio vegetale idrogenato
– lattosio
– proteine del latte
– latticello in polvere
– yogurt in polvere
– panna acida in polvere
– cipolla
– paprika
– lievito
– aromi
– pomodoro
– estratto di paprika
– estratto di peperoncino verde piccante
– acido lattico
– polvere di peperoncino
– aglio in polvere
– spezie
che fra ingredienti veri e propri, coloranti, esaltatori di sapidità fanno qualcosa come 31 componenti, peggio della torta al rhum, alchermes, crema d’uovo, cioccolato, granella di nocciola e burro montato a neve con lo zucchero che faceva una mia ex.
Ma son bone, natedancani, bone davvero…
PS: Al marchio "Pringles" quelli di Wikipedia hanno dedicato una voce apposita, perché, si sa, è roba da enciclopedia. Voglio una voce per le primiatissime e mai dimenticante untuosissime Patatine Pai che mangiavo quand’ero piccino…
