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Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria di Ciarrapico:
a) è stato condannato a una pena definitiva passata in giudicato a tre anni di reclusione per i fatti della cosiddetta “casina Valadier”;
b) è condannato in via definitiva per finanziamento illecito ai partiti nel 2000
c) nel 1996 è condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo. Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, e ha dovuto scontare gli ultimi 6 mesi in “detenzione domiciliare” per motivi di salute. La condanna è stata confermata dalla Cassazione. Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza.
Berlusconi gli ha solo fatto una lavata di capo per l’inopportunità delle dichiarazioni contenute nell’intervista a Repubblica e ha continuato a guardare verso il futuro con la sua fronte non più della gioventù, tanto le elezioni le ha già vinte.