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Pippo Civati figura nella lista Falciani.
Chiarisce che il conto era intestato al padre e di non avervi “mai avuto accesso“. Dice inoltre di essere stato solo l’intestatario di una procura.
Non metto minimamente in dubbio le circostanze riferite da Civati e c’è da essere d’accordo con lui quando dice che è spiacevole ritrovarsi in una lista assieme a dei mariuoli che hanno frodato il fisco.
Ma il mi’ babbo Sergio, che ogni tanto mi metteva qualche migliaio di lire in un libretto della filiale di Vada della Cassa di Risparmio di Livorno, un conto in Svizzera non ce l’ha mai avuto. Nemmeno, si veda il caso, per darmi una procura.
O come mai? La lista è vita.